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A Colfiorito e Fiamenga è di nuovo tempo di Via Crucis

Pubblicato il 15 Aprile 2022 09:29 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:07

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Dopo due anni di assenza a causa delle limitazioni da pandemia, tornano sul territorio le rappresentazioni del Venerdì Santo della Passione di Gesù. Momenti che, anche a Foligno e nelle sue frazioni, riescono a fondere insieme fede e tradizione. È così a Colfiorito e Fiamenga, dove questo connubio si tradurrà questa sera in due diversi “racconti” della crocifissione. Diversi nel format, sì, ma simili per il modo in cui uniscono intere comunità e per il messaggio di speranza e rinascita che riescono a veicolare, soprattutto dopo due anni difficili.

Nel dettaglio, a Colfiorito è in programma la processione del “Cristo Morto”, la cui tradizione, lo ricordiamo, risale almeno alla seconda metà dell’Ottocento. Sarà un’atmosfera suggestiva quella che si tornerà a respirare stasera nella frazione montana, grazie all’impegno di tanti figuranti, tra penitenti e cantori, che da tempo stanno provando la rappresentazione. La stessa che sarà accompagnata da croci colorate e fiaccole e che partirà alle 21, con l’uscita del primo penitente, dalla chiesa di Maria SS. Assunta al centro del paese. Un momento di fede e preghiera, ma anche un “modo per far sentire gli abitanti ancor più parte del territorio”, aveva detto alla Gazzetta di Foligno il volontario e membro del Coro del Miserere, Dante Santoni. “Il silenzio della processione, interrotto solo dal rumore delle catene e dai canti – aveva poi aggiunto -, permetterà a tutti di riflettere sulla Risurrezione”. “Un momento molto sentito”, aveva riferito sempre al settimanale di via Saffi il parroco don Gianluca Antonelli. Un momento frutto, come detto, della partecipazione e dell’impegno non solo degli abitanti di Colfiorito, ma anche di quelli di tutte le frazioni dell’Altopiano.

Dalla montagna alla città, dove un’altra frazione, quella di Fiamenga, si prepara a celebrare il Venerdì Santo. In che modo? Con la Sacra rappresentazione in 11 quadri dal titolo “Ero straniero”. A mettere in scena, a partire dalle 21, il racconto della Passione di Cristo, sarà il Gruppo Sacra Rappresentazione della parrocchia di San Giovanni Evangelista. A snocciolare i dettagli della rappresentazione teatrale era stata la volontaria ed aiuto regista Simona Lazzari che, attraverso le colonne della Gazzetta, aveva spiegato come siano quasi trecento le persone impegnate nella realizzazione della tradizionale Via Crucis, svolta per la prima volta nel 1974. Attori, figuranti, costumisti, tecnici audio ed addetti alle scenografie: un’intera comunità che inizia a lavorare mesi prima per preparare testi, canovaccio ed approfondimenti delle sacre scritture. “A Fiamenga – aveva detto Lazzari – la rappresentazione del Venerdì Santo è stata sempre parte fondante del tessuto sociale della frazione, esperienza aggregativa che va oltre la fede”.

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