L’approvazione delle tariffe era prevista per il 30 aprile, ma ancora tutto tace. Il riferimento è alla Tari nella zona del folignate-spoletino, ovvero tutti quei Comuni ricompresi nel territorio servito da Valle umbra servizi. In particolar modo, come aveva annunciato l’assessore al Bilancio di Foligno, Elisabetta Ugolinelli, entro la fine del mese – cioè domani – le tariffe della tassa sui rifiuti sarebbero dovute essere approvate. Ed invece ancora non si conosce l’entità di quelli che saranno gli importi per quest’anno. Sulla vicenda aleggia lo spettro dei rincari che, secondo i bene informati, rischiano di essere addirittura a doppia cifra. A ciò si aggiunge anche la situazione legata al piano industriale dell’azienda partecipata dai 22 Comuni del territorio. Progetti futuri ancora “secretati”, visto che né i sindaci e neppure i sindacati sono stati messi a conoscenza del documento che doveva essere pronto entro la fine dello scorso anno. Tutte vicende anticipate dalla Gazzetta di Foligno di questa settimana, alla quale sia il sindaco di Trevi Bernardino Sperandio che Fabrizio Cecchini della Fp Cgil parlano di “silenzio preoccupante”. Rispetto alla questione economico-finanziaria di Vus, il primo cittadino trevano parla di “situazione piuttosto critica”. Ed è per questo che si attendono aumenti in bolletta per gli utenti. Insomma, quella che aspetta l’azienda pubblica guidata dal presidente Vincenzo Rossi sarà sicuramente una “calda” primavera. E proprio dall’inchiesta della Gazzetta di Foligno prende spunto parte dell’interrogazione presentata in queste ore a Foligno dai gruppi consiliari di centrosinistra. Nel documento inoltrato al sindaco Stefano Zuccarini e alla giunta comunale, la minoranza chiede “se corrisponde a verità quanto riportato dalla stampa locale riguardo i vertiginosi aumenti delle tariffe Tari per il 2022 a Foligno”. Ma il possibile aumento della tassa sui rifiuti è solo uno dei temi trattati da Partito democratico, Patto x Foligno e Foligno 20/30. Negli otto quesiti presentati al sindaco, il centrosinistra evidenzia il fatto che “il direttore generale (di Vus ndr) Marco Ranieri detiene il 100% di quote della Ingegneria e gestioni Sant’Anna srl, il cui oggetto sociale è in parte simile a quello di Vus”. Ed è per questo che nell’interrogazione vengono chieste delucidazioni rispetto a un possibile conflitto di interessi da parte del diggì. Inoltre, i gruppi consiliari di centrosinistra chiedono se “l’indennizzo di 36mila euro agli ex componenti del Cda (Lamberto Dolci e Daniela Riganelli ndr) ricadrà sugli utenti”, così come mai la percentuale della raccolta differenziata sia calata e le isole ecologiche non funzionino adeguatamente. Chieste poi spiegazioni in merito alle anomalie del recente concorso Vus e il fatto che il piano industriale sia ancora in larga parte “secretato”. In ultimo, “se le forze politiche che governano numerosi comuni della Valle Umbra e la Regione sono giunte alla conclusione di voler privatizzare la società”.
Aumenti Tari e piano industriale, la “calda” primavera di Vus
Pubblicato il 29 Aprile 2022 13:56 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:04
Cassonetti della raccolta differenziata (foto Alessio Vissani)
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