21.5 C
Foligno
martedì, Giugno 17, 2025
HomeAttualitàCasi Covid in calo in Umbria, che si conferma però maglia nera...

Casi Covid in calo in Umbria, che si conferma però maglia nera per ricoveri ordinari

Pubblicato il 5 Maggio 2022 10:02 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:03

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Maturità, tempo di prima prova per quasi 7mila studenti umbri

A partire da domani gli alunni degli istituti italiani e regionali si confronteranno con il tema di italiano. Intanto è partito il “toto traccia”: tra gli autori papabili D’annunzio, Svevo e Calvino, ma anche Montale e Ungaretti, mentre per l’attualità si guarda all’intelligenza artificiale

A Spello è tutto pronto per la magica notte delle Infiorate

Nel weekend del 21 e 22 giugno le strade della Splendissima Colonia Julia si tingeranno di mille colori, quando i maestri infioratori assembleranno i petali per dare vita ai grandi tappeti floreali. Quest’anno anche un’opera speciale dedicata a papa Francesco

Raccolta dei rifiuti e Tari, incontro pubblico su problemi e opportunità

Al via un ciclo di appuntamenti promossi in diverse zone della città da Patto x Foligno e Foligno 2030 con l’obiettivo di informare, coinvolgere e andare alla ricerca di soluzioni. Si parte venerdì 20 giugno: tra i relatori anche Sandro Spaccasassi e Maurizio Zara

Contagi Covid e pressione sugli ospedali in calo in Italia nell’ultima settimana. Lo dice la Fondazione Gimbe che, dal 27 aprile al 3 maggio, rileva nel Bel Paese diminuzioni dell’8,9% dei nuovi casi che tornano sotto quota 400mila, del 10,5% delle terapie intensive e del 6,1% dei ricoveri ordinari. E mentre scendono anche i decessi del 7%, i contagi passano, nel dettaglio, dai 433.321 della settimana precedente ai 394.945 rilevati da Gimbe nel più recente report. In discesa anche il computo degli attualmente positivi che toccano quota 1.199.960. A fare da contraltare a questi cali, però, la sostanziale stand by di chi ha ricevuto almeno una dose di vaccino e di chi ha completato il ciclo vaccinale.

Volgendo lo sguardo all’Umbria, i dati dell’istituto presieduto da Nino Cartabellotta la inseriscono tra il folto gruppo di regioni con nuovi casi in calo. Gruppo che non comprende, in particolare, Friuli Venezia Giulia (+5%), Lombardia (+0,7%) e Piemonte (+7,4%). Nel Cuore verde d’Italia i nuovi casi sono invece scesi dell’11,8% e gli attualmente positivi per 100mila abitanti si fermano a 1.313, sotto la media nazionale di 2.012. Numeri Gimbe alla mano, poi, solo in cinque province l’incidenza supera i mille casi per 100mila abitanti. Tra questa ristretta platea non rientrano le due umbre, che anzi offrono parametri in calo. Nell’ultima settimana in nuovi casi per 100mila abitanti a Perugia sono stati 801 con un calo dell’11,4%, a Terni, invece, se ne sono contati 698, giù del 12,1%.

Ma la voce “pressione ospedali” non sorride all’Umbria, soprattutto per quanto riguarda i ricoveri in area medica. Ancora una volta, infatti, nessuna regione fa peggio della nostra per saturazione dei posti letto: al 33,2% nelle strutture sanitarie umbre e più del doppio della media nazionale ferma al 15%. Diversa la questione terapie intensive, occupate al 5,8% e comunque sopra al dato italiano del 3,9%.

Quanto ai vaccini, Gimbe parla di quarta dose al ralenti in Italia, con solo 133mila somministrazioni a immunocompromessi e meno di 250mila agli altri fragili. Nella prima fattispecie, il tasso di copertura vaccinale con quarta dose in Umbria è il quinto migliore dello Stivale con un valore del 24,6 percento. Meglio solo Piemonte, Valle D’Aosta, Emilia Romagna e Provincia autonoma di Bolzano mentre il dato medio nazionale è fermo al 16,9%. Umbria che invece si piazza dal lato opposto della classifica per copertura vaccinale con quarte dosi riservate a over 80, fragili tra 60 e 79 anni ed ospiti delle Rsa. Il Cuore verde d’Italia è infatti penultimo con l’1,7%, sopra solo alla Calabria con 1,6% e ben distante dalla media nazionale del 5,6%.

“Tutti gli indicatori – commenta il presidente Gimbe – sono in una fase di plateau con live tendenza discendente. Tuttavia – aggiunge Cartabellotta – la circolazione del virus rimane molto elevata oltre che ampiamente sottostimata. Per questo – conclude -, indipendentemente da obblighi e raccomandazioni, rimane fondamentale continuare ad utilizzare le mascherine al chiuso”.

Articoli correlati