Dopo l’approvazione all’unanimità lo scorso mese di marzo da parte del consiglio comunale, a Foligno si iniziano a muovere i primi passi per l’avvio del progetto di arte urbana “Pietre d’inciampo”. Negli scorsi giorni, infatti, si è tenuta la prima riunione del comitato del progetto. E a fare da sfondo al primo incontro è stata proprio la sala consiliare dell’Ente di palazzo Orfini Podestà. A riunirsi un gruppo di lavoro composto da storici e rappresentanti di associazioni, che hanno evidenziato la necessità di un percorso per individuare alcuni cittadini deportati, prevedendo le risorse adeguate necessarie alla realizzazione del progetto con l’obiettivo di avviarlo in concomitanza con la prossima Giornata della memoria che ricorrerà il 27 gennaio 2023.
Il progetto di arte urbana “Pietre d’inciampo”, lo ricordiamo, segue l’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig lanciata a Colonia nel 1992. Quella, cioè, di incorporare, un piccolo blocco quadrato di pietra (10×10 cm), ricoperto di ottone lucente, posto davanti la porta della casa nella quale ebbe ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti, per ricordarne il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione e la data della morte. Un’iniziativa volta, dunque, a sostenere la memoria dei fatti e come reazione a ogni forma di negazionismo e di oblio, al fine di ricordare tutte le vittime del nazifascismo, che per qualsiasi motivo siano state perseguitate: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali. In Europa sono state installate già oltre 70mila “pietre di inciampo”, in vari Paesi. In Italia le prime furono posate a Roma nel 2010 e attualmente se ne trovano a Bolzano, Genova, L’Aquila, Livorno, Milano, Reggio Emilia, Siena, Torino, Venezia oltre ad altri numerosi centri minori.