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Colfiorito, a rischio la guardia medica e i servizi postali

Pubblicato il 12 Giugno 2022 09:50 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:58

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Si prospetta un’estate bollente per la montagna folignate. Soprattutto se le criticità evidenziate dal consigliere comunale Domenico Lini nel territorio di Colfiorito dovessero concretizzarsi. Due, in particolare, quelle portate sui banchi dell’ultima assise cittadina, a cominciare dal rischio paventato di perdere il presidio della guardia medica. “Ci giunge notizia dalla Usl2 – ha infatti dichiarato il consigliere Lini – che c’è un forte ridimensionamento delle guardie mediche nel comprensorio di Foligno”. Territorio che, secondo i numeri snocciolati dall’esponente del Gruppo misto, ne conta attualmente sette, di cui una proprio a Colfiorito. “Mi auguro – ha quindi proseguito – che si capisca che la montagna ha problemi diversi da chi è in città o nelle zone limitrofe”, sottolineando il timore di doversi “interessare a breve” della vicenda, “visto che, a quanto pare – ha aggiunto – servirebbero 16 sostituti per assicurare un corretto funzionamento del servizio”. Per Domenico Lini, però, è impensabile privare la montagna di un presidio come quello della guardia medica. “Abbiamo vicino l’ospedale di Camerino e la guardia medica di Serravalle, ma non mi sembra la strada da intraprendere” ha dichiarato, auspicando un diverso scenario. Lo stesso lieto fine, che Domenico Lini spera anche su altro fronte, quello dei servizi postali. “Dopo l’assalto al Postamat di Colfiorito – ha spiegato – i cittadini sono costretti ad arrivare a Scanzano anche solo per ritirare una raccomandata o per prendere la pensione”. Un’altra criticità da risolvere, dunque, e rispetto alla quale lo stesso Lini si sarebbe mosso, prendendo contatti con alcuni responsabili di Poste Italiane. Secondo quanto emerso dai colloqui avuti fino ad ora, Lini ha dunque anticipato come “per Natale i lavori dovrebbero essere conclusi” ma come, al contempo, ci sia anche la disponibilità a trovare “un accordo sindacale, per lavorare anche senza Postamat, garantendo i servizi essenziali di Poste”. Volontà a cui, però, per Domenico Lini, devono ora seguire i fatti.

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