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Covid, in Italia netto rialzo dei contagi. L’Umbria non fa eccezione: +20%

Pubblicato il 16 Giugno 2022 09:55

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La curva del Covid in Italia ha subito un’inversione con un netto rialzo del 32,1% dei contagi in sette giorni. Lo dice il monitoraggio della Fondazione Gimbe che, nel periodo che va dall’8 al 14 giugno ha rilevato 160.751 nuovi casi nel Bel Paese: la settimana precedente erano stati circa 122mila. “Un aumento – spiegano gli esperti – verosimilmente trainato dalla sotto-variante Omicron BA.5 che si è registrato in quasi tutte le regioni”. L’Istituto presieduto da Nino Cartabellotta ha pure osservato un calo dei ricoveri ordinari (-3,3%) e delle terapie intensive (-16,4%), accompagnati, però, da un aumento dei decessi (+6,1%) e da una campagna vaccinale “ormai in stallo in tutte le persone a rischio di malattia grave”.

Salgono i nuovi casi in Italia e lo fanno pure in Umbria, del 20,5%. In regione, infatti, Gimbe ha rilevato 841 attualmente positivi per 100mila abitanti (nel precedente report erano 785), mentre la media nazionale si attesta a 1.019. Nel dettaglio delle due province umbre, che fanno quindi parte delle 99 italiane in sui si è registrato un incremento percentuale dei contagi, Perugia fa segnare 320 nuovi casi per 100mila abitanti, con un più 18,6%. A Terni, invece, se ne contano 321 con un aumento del 27,8%. Per quanto concerne la pressione sulle strutture ospedaliere regionali, calano i ricoveri in area medica con l’occupazione che passa dal 15,4% del precedente report al 13,9%. La saturazione dei posti letto in terapia intensiva calcolata dall’Istituto è invece dello 0%, in calo rispetto all’1,2% dei sette giorni prima. A livello nazionale, invece, la saturazione dell’area medica si attesta al 6,5% e quella in area critica al 2%. Numeri Gimbe alla mano, poi, l’Umbria si conferma ancora al quinto posto tra le regioni italiane per tasso di copertura vaccinale con quarte dosi per immunocompromessi: è infatti al 45,5% (la settimana prima si fermava al 43,9%), superiore della media nazionale del 38,2%.

Dati che, per Gimbe, confermano “la netta ripresa della circolazione virale in tutto lo Stivale”. “Il contesto epidemiologico – commenta Cartabellotta – invita alla cautela. In particolare – evidenzia – è prudente continuare ad indossare la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati. Le Istituzioni – conclude il presidente – devono dal canto loro aumentare la frequenza del sequenziamento virale e potenziare la campagna vaccinale”.

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