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Foligno, si rinnova la sinergia tra Avis ed Esercito: 30 militari al Sit per donare il sangue

Pubblicato il 17 Giugno 2022 13:07 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:57

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La pandemia ha rallentato ma non ha fermato la voglia dell’Esercito di essere al fianco dell’Avis di Foligno nella campagna di donazione di sangue. E così, nella prima mattinata di venerdì 17 giugno, in 30 tra ufficiali, sottufficiali e graduati si sono ritrovati negli spazi del Servizio immunotrasfusionale del “San Giovanni Battista” per una donazione di gruppo, la prima dall’arrivo del Covid-19. Divisi in tre gruppi da dieci, hanno dato vita ad una vera e propria staffetta della donazione, guidata dal comandante del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito, il generale di brigata Vincenzo Spanò, affiancato dal vice comandante, il colonnello Paolo Romanin, e dal capo di Stato maggiore, il colonnello Davide Valente.

“Tra l’Avis e la caserma ‘Gonzaga’ c’è un ottimo feeling” ha dichiarato il presidente dell’associazione folignate, Emanuele Frasconi, che ha quindi aggiunto: “Ogni volta che si rende necessario, infatti, rispondono presente”. E così è stato anche in questa occasione in cui tutta l’Umbria si trova alle prese con una vera e propria emergenza sangue. “Le sale operatorie continuano ad essere operative solo per le urgenze – ha infatti sottolineato Frasconi -, mentre gli interventi programmati continuano a rimanere fermi a causa della carenza di sangue”. Da qui, dunque, l’appello all’intera cittadinanza ad andare a donare. “Stiamo ricevendo un importante contributo da parte dei giovani, ai quali diciamo grazie – ha quindi proseguito – ma siamo consapevoli che ancora non basta. L’obiettivo – ha annunciato il numero uno di Avis Foligno – è far sì che tutti i soci donino due volte l’anno”. Il presidente Frasconi ha quindi ringraziato il Sit di Foligno, diretto dalla dottoressa Marta Micheli, per il lavoro fatto quotidianamente al fianco dell’Avis ma anche il Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito per la donazione di gruppo.

Donazione che era stata preceduta la scorsa settimana da un incontro informativo tra l’Avis e il personale del Centro. In quell’occasione il generale Spanò aveva parlato della donazione come di “gesto di solidarietà che rientra nel nostro modo di operare, perché – aveva dichiarato – va a supportare le esigenze della popolazione”. “Quando ci sono situazioni di necessità, com’è in questo caso l’emergenza sangue – aveva quindi sottolineando – è fondamentale far sentire la vicinanza del nostro Centro. Da parte del Centro c’è stata una buona risposta – aveva concluso Vincenzo Spano – e l’intenzione è di proseguire su questa strada”.

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