Un umbro su tre ha avuto una diagnosi di positività al Coronavirus. È quanto emerge dall’indagine condotta dall’Agenzia Umbria Ricerche, attraverso il contributo delle epidemiologhe dell’Usl Umbria 1, Carla Bietta e Chiara Primieri. Complessivamente, infatti, la percentuale di contagio tra i residenti risulta del 32,7%. Dato che, viene spiegato nel report, non tiene conto dei casi di reinfezione e fa riferimento ai numeri sulla popolazione elaborati dell’Istat al primo gennaio 2021.
Per garantire una lettura più corretta del dato, inoltre, è stata analizzata la situazione distinguendo tra uomini e donne e tra fasce d’età, prendendo tre date di riferimento per il calcolo della quota di popolazione interessata: i positivi al 31 dicembre 2020, quelli al 31 dicembre 2021 e quelli al 22 giugno scorso, ultima data disponibile. Nel primo caso, si è rilevato un andamento sovrapponibile tra i due sessi, con un leggero recupero tra le donne nell’ultimo periodo.
Diversi, invece, i risultati ottenuti per fasce di età: in questo caso, infatti, i dati riscontrati non sono stati omogenei. Nei più giovani, ad esempio, dopo una prima fase di minore positività probabilmente dovuta agli effetti del primo lockdown e alla diversa definizione di caso (non inviati a test i soggetti asintomatici) – si legge nel report – si è osservata nel tempo una sempre maggior quota di popolazione interessata dall’infezione, fino ad arrivare al 52% della popolazione residente tra i 5-11enni e al 48% tra i 12-19enni. Nell’ultimo periodo, invece, in tutte le fasce si è registrata una maggiore quota di positivi anche se l’impatto è risultato decrescente con l’età, verosimilmente in linea con le relative coperture vaccinali. Su questo fronte emerge come la popolazione over 60 sia stata interessata in misura minore dall’infezione.
Analizzata anche la distribuzione dei casi in base all’Usl di residenza. Seppur sovrapponibili, i dati hanno mostrato una percentuale cumulativa di positivi leggermente superiore nell’Usl Umbria 1 rispetto all’Usl Umbria 2.
Tornando alla campagna vaccinale, i dati diffusi da Lab24 del Sole 24 ore al 25 giugno scorso, rilevano come in Umbria siano state consegnate complessivamente 2.090.589 dosi, mentre quelle somministrate sono state 2.045.287, pari cioè al 97,8%. Ad oggi, dunque, risulta vaccinato con almeno una dose l’89% della popolazione.
Guardando, infine, alla distribuzione per anni, nel 2022 si è assistito ad una maggiore numerosità di casi, dovuta – secondo quanto riportato nell’indagine dell’Aur – alla diffusione della variante omicron (con le sottovarianti BA1, BA2, BA4 e BA5), che ha evidenziato una forte contagiosità, superiore alle precedenti, con un repentino aumento dei casi di contagio a partire dalla fine dello scorso mese di dicembre.