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Demenza: a Foligno per prendersi cura di chi si prende cura

Pubblicato il 30 Giugno 2022 08:50 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:54

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Le popolazioni di tutto il mondo stanno rapidamente invecchiando. E negli ultimi 50 anni in Europa questo ha portato con sé un aumento delle malattie legate all’invecchiamento, come la demenza. Si stima che entro il 2050 ci saranno circa 18,66 milioni di europei affetti da demenza.
Le persone che sono colpite da questa patologia spesso affrontano difficoltà cognitive, comportamentali e psicosociali. Ma oltre all’impatto sui malati, la demenza ha anche un notevole effetto su coloro che sostengono la persona, che nella maggior parte dei casi sono familiari e amici, ma anche operatori professionali.
Prendersi cura di chi si prende cura delle persone affette da demenza è l’obiettivo del progetto “Dementia: Respect and Respite” (acronimo D-Care), finanziato nell’ambito del programma Europeo Erasmus+ e che vede come capofila Auser Umbria. Un progetto rivolto appunto ai caregivers, letteralmente chi si prende cura delle persone affette da Alzheimer o da altri tipi di demenza.
Martedì 28 giugno, a Foligno, si è svolto un incontro “moltiplicatore” del progetto (uno analogo si era svolto a Perugia lo scorso 7 giugno), che ha coinvolto, oltre ad Auser, l’Unione Nazionale Laureati Esperti in Protezione Civile e l’agenzia folignate Punto Formazione. “È stato un incontro molto partecipato e importante per i nostri allievi aspiranti Oss – spiega il presidente di Punto Formazione, Nazzareno Ponti – coerente con le aspettative che avevamo e che vorremmo quindi riproporre anche in altre occasioni. Per noi è infatti molto importante offrire non solo conoscenze tecniche, sull’anatomia, sull’igiene e sugli aspetti sociosanitari, ma anche dare qualcosa di più, qualcosa che inerisce la passione che si deve mettere quando si assistono persone bisognose e in condizioni psicofisiche difficili. Ringraziamo dunque Auser per questa possibilità – conclude Ponti – auspicando di continuare a portare avanti questa bella collaborazione”.
“La cura delle persone affette da demenza è un compito difficile e stressante per gli operatori sanitari professionali che spesso hanno bisogno di maggiori conoscenze e strumenti – sottolinea Manlio Mariotti, presidente di Auser Umbria – La maggior parte dei caregivers, infatti, si sente impreparata ad assumere questo nuovo ruolo e può accusare addirittura problemi di salute fisica e mentale per via dello stress che questo difficile compito può causare. È qui che il progetto D-Care entra in gioco, cercando di supportare e offrire strumenti utili a chi si prende cura dei malati. In quest’ottica – conclude Mariotti – la collaborazione con professionisti e agenzie formative, come Punto Formazione, è per noi strategica”.

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