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A fine luglio il picco della nuova ondata Covid in Umbria. Quarta dose, appello a fragili e over80

Pubblicato il 7 Luglio 2022 14:00 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:53

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La nuova ondata del Covid-19 legata all’imperversare di Omicron preoccupa l’Umbria. In regione crescono i contagi, così come aumenta l’impegno degli ospedali con l’aumento dei pazienti positivi per i quali sono necessarie le cure nelle strutture umbre. Il tutto con un picco di contagi non ancora raggiunto per questa nuova fase pandemica, come sottolineato dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. Stando ai dati in possesso della Regione, il picco è infatti previsto per la fine di luglio. Ed è per questo che l’assessore invita i fragili e gli over 80 a non procrastinare i tempi per la somministrazione della quarta dose. ”Nell’ultima riunione del Cts – riferisce Luca Coletto – è emerso che la variante Omicron nelle persone non vaccinate può aprire la strada per sviluppare effetti importanti e che l’analisi effettuata dai medici sulle persone ricoverate negli ospedali umbri evidenzia che sono pochissimi quelli con quarta dose di vaccino. Alla luce di tutto ciò – ha aggiunto -, i medici del Cts ritengono che sia di grande importanza vaccinarsi”. E, sul fronte ospedaliero, l’assessore rivendica quanto fatto: “Abbiamo lavorato da subito sulla flessibilità del sistema ospedaliero, rimodulando l’offerta in relazione all’incidenza e alle necessità assistenziali di ricovero, tenendo presente che molti sono ricoverati per altre patologie, ma essendo positivi necessitano di isolamento”. Coletto ha proseguito fermando l’attenzione sul fatto che “allo stato attuale un soggetto infetto può contagiare molte persone a stretto contatto, per cui in questa fase di crescita esponenziale dei contagi, oltre alla somministrazione della quarta dose per la fascia stabilita dal Ministero, è opportuno l’utilizzo delle mascherine al chiuso e all’aperto in condizioni di grandi assembramenti. Questi due strumenti al momento, sono gli unici a disposizione per preservarci e per non sovraccaricare le strutture ospedaliere che devono tornare all’attività ordinaria”. Infine, l’assessore ha reso noto di essersi “personalmente impegnato nell’ultima seduta della commissione salute, a riportare l’attenzione sui farmaci e quindi a promuovere e incentivare, sempre nel massimo rispetto delle indicazioni di Aifa, le prescrizioni dei monoclonali e degli antivirali proprio per poter curare i pazienti Covid con possibilità di acutizzazione a domicilio, limitando al minimo le ospedalizzazioni”. E, come ogni giovedì, arriva puntuale anche il report del Comitato tecnico scientifico dell’Umbria rispetto all’andamento epidemiologico in regione. Un andamento che vede la curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, con un trend in aumento rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100mila abitanti al 5 luglio è pari a 1.232. L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni è stazionario con un valore di 1,4. L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un trend in aumento in tutte le fasce, mentre tutti i distretti sanitari presentano un trend in aumento e alcuni superano il tasso di incidenza settimanale di 1.000 casi per 100mila abitanti. Attualmente è il distretto di Perugia quello con i valori più alti (1.195 casi ogni 100mila abitanti), nel Folignate invece i casi sono 1.074 ogni 100mila abitanti. Rispetto alla settimana precedente, si osserva un aumento nell’impegno ospedaliero regionale (al 5 luglio 211 ricoveri in area medica e 7 ricoverati in terapia intensiva). Al 7 luglio i ricoverati sono 213 di cui 6 in terapia intensiva.

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