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Guardia medica di Colfiorito, il direttore Tozzi smentisce la sospensione del servizio

Pubblicato il 12 Luglio 2022 17:12 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:52

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La guardia medica di Colfiorito non si tocca: parola del dottor Paolo Tozzi, direttore del Distretto di Foligno dell’Usl Umbria 2, che in occasione della terza commissione consiliare del Comune di Foligno presieduta dalla coordinatrice Tiziana Filena sul tema Sanità, oggi ha risposto al consigliere David Fantauzzi (M5S) definendo le voci sulla possibile soppressione del presidio sanitario della montagna come “destituite di ogni  fondamento”. “Pur nella situazione di carenza dei medici descritta dal direttore generale De Fino – ha detto Tozzi –  la razionalizzazione è possibile ma non a danno delle sedi più svantaggiate dal punto di vista della logistica; non è assolutamente una cosa all’ordine del giorno”. Una rassicurazione che arriva dopo la notizia della rimozione della guardia medica nei Comuni di Sellano, Cerreto di Spoleto, Preci e Monteleone di Spoleto per la quale amministratori e cittadini di Sellano e Monteleone hanno da poco avviato una petizione.

AFT1, PER LA SEDE CHIESTO L’AIUTO DELL’AMMINISTRAZIONE 

Nella terza commissione consiliare permanente, in programma nella mattinata di martedì 12 luglio,  si è tenuta l’audizione del dottor Massimo De Fino, direttore Generale Usl Umbria 2, insieme al dottor Paolo Tozzi sui temi della riorganizzazione del Servizio di continuità assistenziale, con particolare riferimento alle prospettive dei punti ubicati nelle sedi periferiche e alla mancanza di una sede dell’Aggregazione funzionale territoriale 1 a servizio di Foligno centro e Spello. Una criticità, quest’ultima, che esiste da diverso tempo, ha spiegato Tozzi, con la ricerca di una sede perdura da 4-5 anni, trascinandosi dopo ipotesi bloccate da problemi diversi.“La sede attualmente è a Spello ma per problemi logistici legati all’interdizione alle auto nel centro storico la fruizione è difficile”. Da qui l’appello all’amministrazione comunale per trovare una “soluzione operativa” e una sede adeguata di circa 80 metri quadrati. 

CONTINUITÁ ASSISTENZIALE E AGGREGAZIONI DI MEDICI

Il dg De Fino ha approfondito il tema della riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale composta da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici del 118 e specialisti ambulatoriali del distretto. Un tema sempre più importante in un territorio con pazienti la cui età media aumenta sempre di più (in Valnerina gli ultra 65enni costituiscono il 50% della popolazione). “Le patologie croniche dovrebbero essere prese in carico in sinergia da medici di medicina generale e specialisti” ha dichiarato, ma la medicina di rete e di gruppo e le aggregazioni funzionali territoriali devono essere ottimizzate e migliorate, estendendo copertura e orari. In corso trattative con i sindacati, anche in vista di un prossimo accordo nazionale con i medici di famiglia cui seguirà un tavolo regionale dove “ci sarà il nostro massimo impegno – ha detto De Fino – per rendere più funzionali queste aggregazioni”.

BARBETTI (PD): “PIÙ ATTENZIONE A CONSULTORI E SALUTE PSICOLOGICA”

“Vergognoso che il Consultorio Giovani di una città di 60 mila abitanti funzioni una volta a settimana il mercoledì pomeriggio; le ginecologhe in pensione non risulta siano state sostituite; alcune ostetriche inoltre sono state trasferite in ospedale”. Così la consigliera Rita Barbetti (Pd), che ha richiesto attenzione su questo servizio e sull’assistenza psicologica verso i giovani, cruciale dopo due anni di pandemia, chiedendo chiarimenti anche sulla mancanza della Casa di Comunità per Foligno. “Su Foligno – ha spiegato De Fino – le attività territoriali dei distretti sono di gran lunga superiori rispetto a quelle di una Casa di comunità e sono sicuro che nessuno potrà smentirlo, con tanto di atti e prestazioni erogate e con tanto di metri quadrati disponibili nelle strutture”. Aggiungendo che è in atto un finanziamento di 19 milioni di euro, che riguarda la palazzina della salute che si costruirà nell’area ospedaliera. “Circa il consultorio – ha risposto – prendo atto adesso dei disagi. Le proposte di assunzione sono state sempre approvate e vengono dal dipartimento materno infantile. Verificheremo. Quanto alla carenza di ostetriche posso dire che il personale di Spoleto del punto nascite è stato trasferito a Foligno dopo la temporanea trasformazione in ospedale Covid (con l’eccezione di 6 sanitari su 14 destinati a reparti e ambulatori)”. Da parte sua Tozzi ha aggiunto: “È quasi concluso l’iter del trasferimento da Terni a Foligno di una psicologa per potenziare il consultorio giovani entro settembre”. Circa il crescente disagio psicologico giovanile citato da Barbetti, il direttore del Distretto folignate ha quindi affermato: “È un dato reale, un problema ‘esploso’ con il Covid. Al centro per i disturbi alimentari di Spello è aumentato il numero di utenti in maniera sensibile.

DE FINO: “ORGANICO SUFFICENTE, CRITICITÀ PER COVID”

“Rispetto all’anno scorso guardiamo con meno timore il Covid, ma non dobbiamo abbassare la guardia e comunque il personale sanitario positivo al Covid sta a casa e queste carenze giornaliere ci fanno soffrire”. De Fino ha, dunque, spiegato come giornalmente siano numerosi i sanitari in malattia. “Oggi in azienda abbiamo 130 malati, di cui 51 infermieri: una forza lavoro equivalente a quella di tre reparti. Se dovessimo coprire queste assenze fallirebbe il sistema sanitario. L’organico è nel numero previsto dal piano dei fabbisogni” ha detto il dg, ricordando  i concorsi per infermieri,  tecnici di laboratorio e tecnici di radiologia e operatori sanitari. “Ultimamente abbiamo chiuso concorsi per ginecologi, cardiologi, chirurghi. L’organico è al completo. Il numero di ostetriche mi risulta sufficiente nel garantire l’unità ospedaliera di Ostetricia e ginecologia del ‘San Giovanni Battista’, tenendo conto del numero dei parti: oltre mille lo scorso anno (1.026) mentre quest’anno siamo proiettati sugli 850”. Un calo drastico e in continua progressione.

LISTE DI ATTESA E CARENZA DEI MEDICI

In commissione è poi riemerso l’annoso tema delle liste di attesa, e quello della carenza di medici di medicina generale. “Occorre iniziare a pensare alla regolamentazione dell’offerta e della domanda: sappiamo che le risonanze magnetiche sono spesso prescritte in modo erroneo agli under 65 e stiamo meditando di avviare corsi di formazione da parte degli specialisti ai medici di medicina generale che spesso prescrivono esami non necessari”. Quese le parole di Massimo De Fino, che ha aggiunto: “Quanto ai medici di famiglia, un tempo chiedevano di restare fino a 70 anni; oggi – in epoca post Covid – vanno in pensione anticipatamente e chiedono la limitazione degli assistiti al tetto di 1000”. “Quest’anno è stato aumentato il numero di accessi alla specializzazione: medici che non faranno né la guardia medica né percorreranno la strada della medicina generale e anche togliendo il numero chiuso alle Facoltà di medicina i primi effetti sul personale arriveranno fra anni: facciamo finta che questi problemi non esistano?”.

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