L’Umbria è la terza regione d’Italia per difficoltà delle imprese a trovare i profili richiesti. È quanto evidenziano le elaborazioni a cura della Camera di Commercio dell’Umbria sui dati della rilevazione del Sistema Informativo Excelsior realizzata da Unioncamere in accordo con Anpal. Prima del Cuore verde d’Italia solo Trentino Alto Adige e Valle D’Aosta presentano percentuali maggiori di assunzioni di “difficile reperibilità”. Facendo un Focus proprio sull’Umbria, le imprese regionali non riescono a reperire il 47,4% dei dipendenti e collaboratori di cui necessitano. Quasi la metà, dunque, delle assunzioni previste dalle aziende umbre sono considerate “di difficile reperimento” dagli imprenditori per il trimestre luglio-settembre 2022. Un dato superiore di 7,1 punti percentuali rispetto alla media nazionale. In pratica, si tratta di ben 7.186 dei 15.160 avviamenti indicati per il trimestre. Su questo versante, la situazione è peggiorata rispetto al trimestre luglio-settembre 2021, quando la percentuale degli avviamenti di “difficile reperibilità” era del 40,2%. “Si aggrava il problema della difficoltà delle imprese umbre di reperire personale – commenta il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni -: ormai quasi un avviamento al lavoro su due è di ‘difficile reperibilità’. Il dato dell’Umbria preoccupa perché potrebbe pesare non poco sulla crescita. Una questione che va affrontata con misure immediate e di medio e lungo”.
A sentire Mencaroni, buono, e comunque migliore rispetto a quello nazionale, il quadro invece sulle assunzioni previste dalle imprese sia nel trimestre luglio-settembre 2022 sia per lo specifico mese di luglio. Se quelle previste in Italia sono in calo dello 0,1%, l’Umbria, per il trimestre, mette a segno una previsione di crescita delle assunzioni del 3,5%, e nello specifico mese di luglio è una delle cinque regioni che non vedono scendere le entrate al lavoro.
Quanto ai settori, l’Umbria tiene bene sulle assunzioni nel manifatturiero, che invece scendono del 7,1% a livello nazionale. Ma c’è l’arretramento del 16%, anche se più lieve rispetto al dato italiano, nella previsione trimestrale delle assunzioni nel settore Servizi di alloggio e ristorazione, Servizi turistici. Boom del commercio (+77,7%) e gli avviamenti in edilizia su del 49,5% rispetto allo stesso trimestre 2021. Volano le costruzioni con un più 49,9% mentre i servizi registrano una previsione di avviamenti pari a quella dello stesso trimestre 2021.