Una lectio magistralis di Vittorio Sgarbi e l’intervento di monsignor Vincenzo Paglia, che presenterà il suo ultimo libro “L’età da inventare”. È così che “Medicus: Premio Gentile da Foligno”, in collaborazione con l’Università di Urbino, celebrerà la Giornata internazionale delle persone anziane. L’appuntamento, firmato Associazione Sophia Umbria Marche, è per venerdì 30 settembre alle 17 all’Aula Magna del Polo Scientifico Paolo Volponi (via Saffi, 15) all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. “L’arte e la vecchiaia”, questo il titolo dell’evento, al quale, come spiega soddisfatto il presidente di “Medicus”, il dottor Moreno Finamonti, “è stato riconosciuto grande prestigio, così come – aggiunge – all’illustre concittadino folignate ‘principe dei medici’”. Sì, perché, lo ricordiamo, è tra gli obiettivi di “Medicus” quello di valorizzare proprio la figura di Gentile da Foligno. Obiettivo che, inoltre, si fonde pure con un altro: quello cioè di porre l’accento sul tema dell’invecchiamento. E proprio di questo si parlerà anche ad Urbino.
“L’invecchiamento – sottolineano gli organizzatori dell’evento – per alcuni è un rassegnato passaggio verso anni di decadimento fisico, inoperosità forzata e solitudine. Per altri, una lontana minaccia da sfuggire con l’aiuto di pratiche estetiche, salutistiche ed attività appaganti. Comunque la si viva – evidenziano -, la vecchiaia spesso fa paura o porta con sé la malinconia del tramonto. Eppure – viene quindi spiegato – è diventata un tempo importante dell’esistenza, ben più lungo di quanto era fino a pochi decenni fa e si presenta, in mancanza di modelli, come un’età tutta da inventare”. Sì, perché, per gli stessi organizzatori, in atto c’è una rivoluzione silenziosa che riguarda tutti, mettendo insieme dei risvolti, sociali e culturali.