È con la lectio magistralis di Vittorio Sgarbi e la presentazione dell’ultimo libro di monsignor Vincenzo Paglia che “Medicus: Premio Gentile da Foligno” ha celebrato ad Urbino la Giornata internazionale delle presone anziane. Il tutto all’interno di un evento, firmato Associazione Sophia Umbria Marche in collaborazione con l’Università di Urbino “Carlo Bo”, andato in venerdì 30 settembre nell’Aula Magna del Polo Scientifico Paolo Volponi. Grande soddisfazione espressa dal presidente dell’associazione di cui sopra, il dottor Moreno Finamonti, che tra l’altro ha fatto da moderatore durante la presentazione del libro di Paglia “L’età da inventare”, per il prestigio riconosciuto alla manifestazione e, di conseguenza, all’illustre folignate Gentile: il “principe dei medici” la cui figura, lo ricordiamo, “Medicus” intende far conoscere e valorizzare. Anche ad Urbino si è chiaramente parlato del fenomeno dell’invecchiamento, altro tema al centro delle riflessioni di “Medicus”. Tanto che il premio che porta il nome di Gentile da Foligno è stato ideato per premiare personaggi che, con la loro opera, hanno saputo appunto valorizzare la vecchiaia. In questo senso, il riconoscimento è già in passato andato, tanto per fare qualche nome, al presidente dell’Ordine dei medici ed odontoiatri d’Italia, il dottor Filippo Anelli, al divulgatore scientifico recentemente scomparso Piero Angela, al “nonno d’Italia” Lino Banfi, al cavalier Carlo Colaiacovo e allo stesso presidente della Commissione per la riforma socio-sanitaria delle persone anziane, monsignor Vincenzo Paglia, il quale, lo ricordiamo, aveva ricevuto il premio dalle mani di Vittorio Sgarbi. E l’evento di Urbino è stato, di fatto, l’occasione per ricambiare il gesto. Sì, perché questa volta è stato proprio Vincenzo Paglia a consegnare il Premio Gentile da Foligno al critico Vittorio Sgarbi, per aver valorizzato la vecchiaia attraverso l’arte.
E proprio di vecchiaia si è parlato, come detto, nell’ambito della celebrazione della Giornata internazionale dell’anziano ad Urbino, che ha visto la presenza di tutte le autorità locali, del ministro al Turismo, Massimo Garavaglia, e del ministro al Turismo della Repubblica di S. Marino, Federico Amati. “Comunque la si viva – hanno evidenziato gli organizzatori – spesso fa paura o porta con sé la malinconia del tramonto. Eppure è diventata un tempo importante dell’esistenza, ben più lungo di quanto era fino a pochi decenni fa e si presenta, in mancanza di modelli, come un’età tutta da inventare”. Tanto che, viene poi ricordato, “in atto c’è una rivoluzione silenziosa che riguarda tutti, mettendo insieme dei risvolti medici, sociali e culturali”.