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Covid, curva meno ripida ma sempre in crescita in Italia: Umbria +25,1%

Pubblicato il 14 Ottobre 2022 10:30

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Curva epidemica meno ripida ma sempre in crescita in Italia, dove nella settimana dal 5 al 12 ottobre si è registrato un +20,3% di casi di infezione, passando da quasi 245mila positivi a circa 294mila. I dati sono quelli della Fondazione Gimbe che, come ogni settimana, ha effettuato il consueto monitoraggio, che rileva un incremento in tutte le regioni, fatta eccezione per la Basilicata che fa segnare un calo dell’11,5%. Nel resto del Bel Paese si va, invece, dal +4,2% dell’Abruzzo al +60,5% della Valle D’Aosta. Per quanto riguarda l’Umbria, la crescita dei casi è stata del 25,1%, con un’incidenza settimanale di 946 casi su 100mila abitanti. 

Rispetto alla settimana precedente, poi, si registra un aumento dei nuovi casi in quasi tutte le Province: dal +0,3% di Teramo al +75,4% di Sassari. Sono solo sei, invece, quelle in cui i dati risultano in discesa. In questo caso si va dal -14,6% di Potenza al -0,4% di Siracusa. L’incidenza supera i 500 casi per 100mila abitanti in 56 province: tra queste ci sono anche le due umbre. Entrando nel dettaglio dei dati, Perugia fa registrare 772 casi con un incremento rispetto alla scorsa settimana del 26,5%; per Terni, invece, 661 contagi ogni 100mila abitanti. Di fatto un +18,5% rispetto ai sette giorni precedenti. 

Per quanto riguarda il fronte ospedaliero, all’11 ottobre scorso il tasso nazionale di occupazione dei posti letto da parte dei pazienti Covid si attestava al 9,8% in area medica (dal 4% del Molise al 44,8% della Valle D’Aosta) e al 2,4% in area critica (dallo 0% di Molise e Valle d’Aosta al 6,9% del Friuli Venezia-Giulia). Bollino rosso per il Cuore verde d’Italia per quanto riguarda l’area medica Covid, dove l’occupazione dei posti letto è risultata del 26,7%, dietro a Valle d’Aosta (44,8%) e Provincia autonoma di Bolzano (27,8%). Bollino verde, invece, in area critica, con la saturazione dei posti letto all’1,2%. 

Capitolo vaccini, cresce del 4% in Italia il dato di coloro che hanno deciso di sottoporsi a vaccinazione. Nel 35,6% dai casi si tratta di utenti tra i 5 e gli 11 anni. Ma a salire e anche il dato tra gli over 50, con un +3,2% rispetto alla settimana precedente. Guardando all’Umbria, la popolazione di età superiore ai 5 anni non vaccinata risulta del 9% contro una media italiana del 10,2%. È del 9,6% il dato dei cittadini umbri attualmente vaccinabili che non hanno ricevuto la terza dose, contro l’11% di quello nazionale. Mentre tra le quarte dosi, l’Umbria si posiziona a metà classifica per somministrazioni con un 15,3% di somministrazioni contro il 18,7% del dato italiano. Il tasso di copertura vaccinale nella fascia 5-11 anni con ciclo completo, invece, è del 35,8%. Il dato nazionale è del 35,2%. 

NUCLEO EPIDEMIOLOGICO UMBRO – E ad arrivare, in queste ore, è stato anche il report elaborato settimanalmente dal Nucleo epidemiologico dell’Umbria, che segna un trend stazionario per quanto riguarda la curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni. In particolare, l’incidenza settimanale mobile per 100mila abitanti al 13 ottobre risulta di 745 casi. In leggera diminuzione, rispetto alla scorsa settimana, l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, che risulta dell’1.07 contro l’1.42 dell’ultimo report. Nessuna variazione di sorta neppure per l’incidenza settimanale mobile per classi di età: quelle più elevate si riscontrano nelle fasce sopra i 45 anni. In particolare, in quella tra i 65 e i 79 anni. La distribuzione territoriale dell’incidenza mostra valori stazionari rispetto alla settimana precedente, in tutto il territorio regionale. Si osserva, invece, un aumento dell’impegno ospedaliero: al 13 ottobre i ricoveri risultavano 174 in area medica e uno in terapia intensiva.

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