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Covid, inversione di tendenza: in Umbria nell’ultima settimana un calo dell’11,3%

Pubblicato il 20 Ottobre 2022 13:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:33

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Dopo un mese, torna finalmente a diminuire il numero dei nuovi casi Covid settimanali in Italia. Sul territorio nazionale la contrazione è stata del 6,2%, per un totale di 275mila nuovi positivi contro i 294mila dei sette giorni precedenti. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe registra un’incidenza di 917 contagi su 100mila abitanti ed una media mobile a 7 giorni sopra i 39 casi giornalieri. Parametro che risulta in calo rispetto al precedente report. Ad esclusione di Puglia (+6,9%), Sardegna (+6,7%) e Sicilia (+7,8%), la diminuzione dei contagi ha interessato tutte le regioni (dal -0,2% della Basilicata al -13% dell’Abruzzo e della Provincia Autonoma di Trento), compresa l’Umbria dove il calo è stato dell’11,3% con un’incidenza di 1.115 infezioni su 100mila abitanti. 

Sono 75 le province italiane in cui si registra una flessione dei casi di contagio (dal -0,1% di Asti al -20,2% di Frosinone). Stabile quella di Bari, mentre in 31 province si registra un aumento dei contagi (dal +0,2% di Catania al +24,4% di Enna). L’incidenza supera i 500 positivi per 100mila abitanti in 50 province. È il caso, tra le altre, di Perugia e Terni. Nel capoluogo di regione si assiste ad una diminuzione del 16%: l’incidenza è di 649 contagi. Aumenta la variazione, invece, nella provincia ternana, con un +4,5% e un’incidenza che risulta di 691 casi per 100mila abitanti. 

Sul fronte ospedaliero, nelle terapie intensive italiane il dato si conferma in crescita per la terza settimana consecutiva (+13,4%), e si registra un ulteriore aumento dei ricoveri in area medica (+11,7%). Al 18 ottobre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è dell’11% in area medica (dal 5,1% del Molise e della Puglia al 50,7% della Valle D’Aosta) e del 2,8% in area critica (dallo 0% della Basilicata e del Molise al 7,7% della Valle D’Aosta). Guardando all’Umbria, le ospedalizzazioni vedono un’occupazione dei posti letto in area medica del 31%, seconda solo alla Valle d’Aosta al 50,7%. In area critica, invece, la saturazione risulta dell’1,2%. 

Si conferma l’aumento dei decessi dopo l’inversione di tendenza della settimana precedente: 544 negli ultimi 7 giorni (di cui 56 riferiti a periodi precedenti), con una media di 78 al giorno rispetto ai 56 della settimana precedente.

Crescono, però, anche i nuovi vaccinati: 1.484 rispetto ai 1.340 della settimana precedente (+10,7%). Sono 6,8 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino. In Umbria sono pari al 9,1% della popolazione. 

Nella fascia 5-11 anni il tasso di copertura nazionale è al 38,5% con nette differenze regionali: dal 21,1% della Provincia Autonoma di Bolzano al 53,9% della Puglia. Nel Cuore verde d’Italia la percentuale è del 35,8%. 

Per quanto riguarda le terze dosi, nel territorio umbro risulta attualmente vaccinabile il 9,3% della popolazione. Mentre il tasso di copertura delle quarte dosi è del 16,6%.

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