Ribadisce la “propria estraneità in ordine ai reati contestati” il maresciallo Francesco Matalone, comandante della stazione dei carabinieri di Foligno, indagato per concussione, tentativo di cessione di droga e falso. E lo fa attraverso i suoi legali, gli avvocati Giovanni Picuti e Giovanni Maccabei, all’indomani della decisione del Gip del Tribunale di Spoleto di prorogare le indagini di altri sei mesi, così come richiesto dal pm Federica Fortunati. “Il nostro assistito – dichiarano in una nota i due legali folignati – confida in una definitiva, rapida e chiarificatrice conclusione delle indagini stesse”. Attualmente il maresciallo Matalone risulta in malattia ma, come rilanciato da alcune testate giornalistiche, potrebbe essere presto trasferito in un’altra regione. Stessa ipotesi anche per l’altro carabiniere indagato, il brigadiere Gianluca Insinga che, a differenza di Francesco Matalone, risulta iscritto nel registro degli indagati per la sola ipotesi di reato di falso. Anche per lui – difeso dallo Studio legale Brunelli – potrebbe, dunque, scattare il trasferimento in altra regione. Intanto, come detto, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Spoleto ha disposto che le indagini vadano avanti per altri sei mesi.
Foligno, altri 6 mesi di indagini sul comandante dei carabinieri
Pubblicato il 4 Novembre 2022 10:45 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:31
La caserma dei carabinieri di Foligno
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