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Integrazione ospedali, a Foligno chiesto un consiglio comunale aperto: “Amministrazione latitante”

Pubblicato il 16 Gennaio 2023 17:19 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:17

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Spoleto si muove, Foligno resta al palo. Potrebbe essere riassunta così la situazione legata a ciò che ne sarà degli ospedali delle due città. E, in particolare, il riferimento va a quello che sarà il futuro Terzo polo ospedaliero, che vedrà l’integrazione del “San Matteo degli infermi” di Spoleto e del “San Giovanni Battista” di Foligno. Ma se nella città del Festival qualcosa si sta muovendo, all’ombra del Torrino tutto tace. Già, perché negli scorsi giorni a Spoleto si è svolto un consiglio comunale aperto, al quale hanno partecipato la presidente della Regione, Donatella Tesei, l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, i massimi dirigenti sanitari umbri e della Usl 2. Con loro, quasi tutti i sindaci della cosiddetta “Area vasta”, il senatore Franco Zaffini, i sindacati e le associazioni. E, a tutti, è stata concessa la possibilità di dire la propria nel corso di un’assemblea durata poco meno di cinque ore. Fuori dal palazzo comunale spoletino, nel frattempo, andava in scena una forte protesta della cittadinanza, con circa 300 persone munite di cartelloni e fischietti. Al centro, come detto, il progetto legato al Terzo polo. Sullo sfondo, la preoccupazione degli abitanti di perdere pezzi del proprio ospedale, già martoriato all’indomani della trasformazione – nel periodo dell’emergenza pandemica – a “Covid hospital”. Tra argomentazioni puntuali ed altre più campanilistiche, un dato è evidente: Spoleto non vuole abbassare la guardia sul “San Matteo degli infermi”. Non si può dire lo stesso di Foligno, dove tutto tace. Ad alzare la voce sono quindi i partiti che siedono sugli scranni dell’opposizione, che ora chiedono un consiglio comunale aperto. “È inaudito – commentano i gruppi d’opposizione – che un tema come l’integrazione di due ospedali passi sotto silenzio. Solo l’amministrazione comunale di Foligno tace, è stata latitante quando la città è rimasta senza casa di Comunità (21 in Umbria) e tace ora, o meglio, prende la parola solo a sproposito per dire che Spoleto dista da Foligno 15 chilometri”. Il riferimento è all’intervento del sindaco Zuccarini che, durante il consiglio comunale aperto di Spoleto è stato ripreso da un cittadino sull’effettiva distanza tra le due città. Nel sottolineare la propria preoccupazione per il futuro dei servizi sanitari, i gruppi d’opposizione evidenziano come Spoleto sia scesa in piazza “e non da oggi, si sono levate le voci di tantissime associazioni, di tutti i gruppi consiliari, nonché dei sindacati…a rivendicare servizi e specialità per il proprio ospedale. È stato chiesto ed ottenuto un consiglio comunale aperto, con la presenza della presidente Tesei, assessore Coletto, dirigenti sanitari. Ma soprattutto – scrivono ancora le opposizioni – sono state approvate all’unanimità due mozioni: una il 22/12/2021 ed una il 29/12/2022. Nella prima si chiede il ripristino nell’ospedale di Spoleto di una serie di servizi e specialità; nella seconda si rivendica lo spostamento a Spoleto della sede del Distretto sanitario! Foligno – si legge ancora nella nota – non ha una Casa di Comunità né un ospedale di Comunità, non può essere spogliata dei servizi territoriali di base!”. Da qui la richiesta di un consiglio comunale aperto, “per discutere della sede del Distretto e di una riorganizzazione sanitaria che non mortifichi Foligno. Presenteremo una interrogazione urgente su cosa intende fare il sindaco e la sua amministrazione per tutelare i diritti dei cittadini di Foligno e del comprensorio. Auspichiamo che anche le tante associazioni presenti nel territorio facciano sentire la loro voce, per difendere la presenza a Foligno della sede del Distretto sanitario. Ricordiamo che i distretti sanitari in Umbria passeranno da 12 a 4 – conclude la nota -, mentre per legge dovrebbero essere uno ogni 100mila abitanti”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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