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Ospedale di Foligno, più agenti per la sicurezza del “San Giovanni Battista”

Pubblicato il 10 Marzo 2023 08:57 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:08

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Più poliziotti in servizio all’interno del “San Giovanni Battista” di Foligno. Lo fa sapere la Questura di Perugia che ha disposto l’impiego di due unità in servizio nel posto di polizia dell’ospedale cittadino, così da garantire la presenza degli agenti tutte le mattine, dal lunedì al sabato, e anche tra i tre e i quattro pomeriggi alla settimana. Attivato, inoltre, un servizio di vigilanza, che garantirà un monitoraggio costante anche durante le ore notturne. Ciò significa che, nella fascia oraria che va dalla sera alla notte, verranno effettuate delle attività di pattugliamento dell’area ospedaliera del “San Giovanni Battista” per monitorare la situazione e consentire il pronto intervento degli agenti in caso di necessità. Prevista anche l’attivazione di una linea telefonica dedicata che garantirà il collegamento diretto tra la struttura di via Arcamone e la sala operativa del Commissariato di via Garibaldi. I provvedimenti adottati dal questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, non riguarderanno però solo l’ospedale folignate ma anche il “Santa Maria della Misericordia” e i presidi presenti ad Assisi, Città di Castello e Spoleto, comuni questi ultimi nei quali non è presente un posto di polizia interno ai nosocomi. “Un atto di doverosa attenzione e vicinanza verso tutto il personale sanitario e sociosanitario che presta un servizio essenziale per la comunità – ha commentato al riguardo il questore – e che deve essere protetto da violenze e minacce, soprattutto in fasce orarie dove il rischio è maggiore”. L’obiettivo dichiarato, dunque, è quello di dare “una risposta concreta” al fenomeno della violenza nei confronti del personale che opera all’interno degli ospedali. Fenomeno che interessa anche il “San Giovanni Battista” di Foligno. L’ultimo episodio denunciato dai sindacati ai danni di una dottoressa risale, infatti, agli inizi dello scorso mese di febbraio, quando le stesse sigle sindacali avevano richiesto la convocazione all’Usl Umbria 2 del Comitato unico integrato per discutere il problema. 

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