Stalking, minacce di morte e insegumenti con il coltello. È la preoccupante storia che arriva da Foligno e che ha coinvolto due fratelli di nazionalità straniera e una donna italiana. Diversi i reati contestati loro dai carabinieri della locale compagnia guidata dal comandante Giuseppe Agresti, che hanno da poco concluso una delicata attività d’indagine. Indagini che hanno spalancato le porte del carcere di Spoleto per i due uomini, mentre per la donna sono scattati gli arresti domiciliari. La vicenda parte dalla fine della relazione sentimentale di uno degli stranieri che, pur avendo rotto con la sua ex, continua a maturare acredini nei confronti della donna, di sua figlia (avuta dalla relazione con un altro uomo) e con il nipote di lei. Nel frattempo, il fratello dell’arrestato avvia una relazione sentimentale con un’altra donna, che si lascia coinvolgere dalla storia e inizia a istigare i due a commettere azioni violente nei confronti delle vittime. Nel corso del tempo, i tre iniziano a violare i divieti di avvicinamento verso le persone offese, attraverso minacce di morte telefoniche, via social e sotto casa. Le segnalazioni arrivano anche dai braccialetti elettronici applicati ai due uomini. Ma la vicenda prende una piega decisamente drammatica in una sera di fine gennaio. Proprio due mesi fa, la donna e uno dei due fratelli raggiungono, nel centro storico di Foligno, il nipote minorenne della vittima delle persecuzioni. Il giovane era a passeggio in compagnia di altri amici. Dopo essersi presentati al gruppo con tono intimidatorio, minacciando di morte il minore, l’uomo estrae e inizia a brandeggiare un coltello da cucina a lama larga.
A quel punto si scatena il panico. Gli altri amici presenti – tutti minorenni – iniziano a fuggire: uno viene preso per il braccio dalla donna e minacciato, con il coltello puntato dall’uomo, di mostrare lo schermo del proprio smartphone per sincerarsi che non stesse facendo un video della scena. Un altro viene successivamente inseguito sempre dall’uomo, che tenta di colpirlo con il coltello, ma fortunatamente il ragazzo riesce ad evitare il colpo e darsi alla fuga. Non si verificano altri episodi ben più gravi, visto che tutti i minori riescono ad allontanarsi dal luogo, mettendosi in salvo.
Nei giorni successivi vengono formalizzate le denunce in caserma. L’uomo e la donna, già noti agli inquirenti, vengono riconosciuti dalle vittime come gli autori dell’agguato. Gli accertamenti svolti hanno consentito di raccogliere gli elementi necessari per ritenere i tre soggetti indiziati, a vario titolo, sia di quanto accaduto la sera di fine gennaio che degli atti persecutori avvenuti nei giorni precedenti. Dopo la notifica dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria, i due uomini sono stati associati nel carcere di Spoleto, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari nella sua abitazione.