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Verde, pali intelligenti e uno specchio d’acqua: la Fondazione Carifol rinnova piazza Santa Angela

Pubblicato il 4 Aprile 2023 14:14 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:04

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Piazza Sant’Angela si prepara a cambiare volto. Un volto che guarda al futuro, rispettando però la storia dell’area intitolata alla Santa di Foligno. Di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio, la piazza – su cui si era intervenuti già qualche anno fa – è stata al centro di uno studio progettuale di restyling, messo a punto da un gruppo di lavoro coordinato dall’architetto Paolo Verducci, docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, e presentato nella mattinata di martedì 4 aprile a palazzo Cattani. Presenti, tra gli altri, il presidente della Fondazione Carifol, Umberto Nazzareno Tonti, il vicesindaco Riccardo Meloni, l’assessore all’Urbanistica, Marco Cesaro, e l’ingegnere Valerio Palini, consulente per gli aspetti “smart city” dell’ateneo. “Lo studio condotto – ha spiegato Paolo Verducci – ha avuto origine da una tesi magistrale discussa un paio di anni fa e portata avanti dall’ingegnere Francesco Demma per una piazza non grande ma significativa”. L’idea è quella di un modello di intervento in un’ottica “smart city” da promuovere e replicare anche in altre città. “Un progetto ambizioso – così l’ha apostrofato il presidente Tonti – che punta a recuperare l’area, rendendola pienamente fruibile da parte dei cittadini, e che rafforza quel processo di valorizzazione del centro storico di Foligno, avviato da alcuni decenni e che vede la Fondazione Carifol in prima linea. Piazza Sant’Angela – ha proseguito il numero uno di palazzo Cattani – dovrà diventare un piccolo salotto per le tante iniziative che si svolgono all’interno del centro storico, in una logica di rispetto e inclusione sociale”. 

IL PROGETTO – Inserito in una riflessione più ampia, che interessa anche altre aree della città, lo studio progettuale ha preso le mosse da una ricerca storica effettuata sulla piazza, ripensata con “uno spirito innovativo – ha dichiarato Paolo Verducci -, ma mantenendo il disegno originario e tenendo ben a mente gli obiettivi di sviluppo sostenibile”. Entrando nel dettaglio, l’idea è quella di una ripavimentazione in pietra chiara per mitigare l’isola di calore, a cui potrebbe contribuire anche la realizzazione di uno specchio d’acqua profondo tra i 10 e i 15 centimetri. Previsti, poi, nuovi arredi, pensati appositamente per la piazza e modulabili, così da adattarli in base alle esigenze di fruizione dell’area: a cominciare da sedute estensibili che verranno posizionate ai bordi della piazza. E ancora, l’installazione di pali intelligenti per l’illuminazione ma anche per il monitoraggio dei livelli di inquinamento, grazie alla presenza al loro interno di apposite centraline, e per la videosorveglianza. Grande attenzione verrà riservata, inoltre, al verde, con uno studio preciso delle alberature piantate, del loro posizionamento, della loro manutenzione e gestione. Proposta, questa, che ha già avuto l’ok della Soprintendenza. Secondo quanto spiegato dal professor Verducci, inoltre, sarà una piazza a “energia zero” con l’installazione sul tetto del Ciac di un impianto fotovoltaico. A ridosso dei Casalini Medievali verrà, poi, installato un totem interattivo con tutta una serie di funzioni, che potrà essere utilizzato anche da persone con disabilità, alle quali verrà garantito anche l’accesso alla piazza eliminando tutte le barriere architettoniche. Polifunzionale l’uso della piazza, che potrà ospitare serate di cinema, concerti e convegni. I costi stimati per il restyling della piazza ammontano a circa 500mila euro e i lavori, una volta conclusa la parte burocratica e l’avvio del cantiere, dovrebbero concludersi in un paio di mesi. “Se riuscissimo a partire a settembre con gli interventi – ha dichiarato il professor Verducci -, il nuovo assetto potrebbe essere pronto entro la fine dell’anno”. 

IL GRUPPO DI LAVORO – Dopo una prima fase di elaborazione concettuale, la proposta di restyling della piazza è stata perfezionata e aggiornata alla luce di numerosi confronti con l’organo di indirizzo e con il consiglio d’amministrazione della Fondazione Carifol. A contribuire allo studio progettuale, come detto, un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da consulenti e specialisti: oltre al professor Verducci e all’ingegnere Palini, anche l’ingegnere Elisa Moretti per le questioni energetiche e di sostenibilità ambientale, e il dottor David Grohmann del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari ed ambientali per gli aspetti relativi al verde, supportato dagli architetti Francesca Giuglierelli e Anna Giovi.

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