Celebrati, questa mattina, i 79 anni della liberazione di Foligno dal regime nazifascista. Appuntamento alle 11 in piazza Don Minzoni, lì dove sorgeva palazzo Rodati Brunetti, distrutto durante i bombardamenti, e dove oggi svetta la fondata realizzata dallo scultore Ivan Theimer in memoria dei caduti.
È lì, dunque, che le autorità civili e militari, le associazioni combattentistiche e d’arma e i cittadini si sono ritrovati per commemorare quella che il presidente del consiglio comunale, Lorenzo Schiarea, ha apostrofato come “un giorno di grande importanza per la nostra storia locale”. “Il 16 giugno – ha detto Schiarea – rappresenta un giorno simbolico, in cui la città ha ritrovato la sua libertà e ha iniziato un nuovo capitolo di speranza e rinascita dopo quattro anni di estenuante guerra e 36 bombardamenti”.
Ad aprire le celebrazioni l’ingresso in piazza del Gonfalone della città di Foligno per la consueta resa degli onori e la deposizione di una corona d’alloro al monumento dei caduti. Poi, è stata la volta degli interventi istituzionali. A prendere la parola, per primo, è stato proprio il presidente del consiglio comunale. “Ricordare la liberazione di Foligno – ha dichiarato Lorenzo Schiarea – non significa solo commemorare gli eventi del passato, ma anche conoscere il coraggio e il sacrificio di coloro che hanno lottato per garantire un futuro migliore alle generazioni successive”. Un omaggio, dunque, “a quegli uomini e a quelle donne straordinarie che con grande determinazione hanno combattuto per la nostra libertà e per i valori fondamentali che ci uniscono come comunità”. “Che questo giorno di commemorazione – ha quindi concluso il presidente Schiarea – ci ricordi sempre l’importanza della libertà e dell’impegno per la pace, che sia un momento di riflessione, gratitudine e rinnovato impegno insieme, superando le sfide e realizzando un futuro luminoso per Foligno”.
È stata quindi la volta del vicesindaco Riccardo Meloni, con indosso la fascia tricolore in rappresentanza del primo cittadino. Il pensiero di Meloni è, dunque, andato agli uomini e alle donne scesi in campo contro i tedeschi, definiti “veri e propri guerrieri della libertà”. “A loro – ha detto il vicesindaco folignate – va il nostro commosso ricordo, il nostro sempre vivo ringraziamento. Oggi, a 79 anni di distanza, siamo ancora qui per ricordare e per ricordarli, per tenere viva la memoria”.
Riccardo Meloni ha, quindi, ringraziato i tanti presenti, a cominciare dal comandante del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito, il generale di brigata Vincenzo Spanò, “che abbiamo per l’ultima volta al nostro fianco in una cerimonia ufficiale – ha dichiarato – ma che speriamo e ne siamo certi resterà al nostro fianco come amico di Foligno e della città di Foligno”. Nei prossimi giorni, infatti, si terrà la cerimonia di avvicendamento alla guida del centro dell’esercito di viale Mezzetti.
Infine, un monito alla guerra che “torna minacciosa ai confini dell’Europa, incidendo sulla vita del resto del mondo così come nel nostro vivere quotidiano”. “Oggi come non mai – ha concluso il vicesindaco – c’è bisogno di speranza, di fiducia nel futuro. I conflitti non aiutano mai a risolvere i problemi ma lasciano dietro di sé morte e distruzione. Dobbiamo imparare dagli errori del passato per costruire un futuro migliore, di pace e di libertà”.