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Musei gratis per i residenti: nasce la “Foligno card”

Pubblicato il 21 Luglio 2023 13:38

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Conoscere e appassionarsi alle bellezze della propria città, per diventarne i primi promotori. È l’obiettivo della “Foligno card”, la tessera che permetterà a tutti i residenti di visitare gratuitamente i musei cittadini. Da palazzo Trinci al Museo archeologico di Colfiorito, passando per il Museo naturalistico di Colfiorito, Museo della Quintana, Oratorio della Nunziatella e Oratorio del Crocifisso, i folignati potranno usufruire di un biglietto integrato interamente pensato per loro. La carta avrà validità 365 giorni e sarà possibile rinnovarla di anno in anno, rimanendo sempre gratuita. L’accesso ai musei con la “card” sarà strettamente personale, con la stessa che non sarà cedibile e dovrà essere mostrata unitamente al documento di identità. “La Foligno Card – dice l’assessore alla cultura, Decio Barili – non potrà essere utilizzata in caso di eventi straordinari e che differiscono dal normale piano tariffario comunale, ma resta comunque un’opportunità per tutti i cittadini, che potranno scoprire le bellezze storiche e artistiche che li circondano”.

ACCESSO PIÙ FACILE PER I DISABILI

Ma quella della carta gratuita per i folignati è solo una delle tante novità offerte da Comune e Coopculture, la realtà gestisce i musei cittadini. Importanti innovazioni interessano palazzo Trinci, che diventa sempre più accessibile ai soggetti con difficoltà motoria, grazie a diversi interventi messi in atto su questo fronte. È il caso di una pedana elevatrice che ha consentito l’eliminazione di una barriera architettonica che impediva il collegamento diretto tra un’ala del palazzo e il resto del museo. Questa esigenza si è sentita maggiormente con la riorganizzazione distributiva e funzionale delle sale che ha individuato nuovi spazi espositivi e culturali che dovevano essere necessariamente collegati con il resto del museo. L’intervento sottoposto all’approvazione della Soprintendenza – è stato ricordato in un’apposita conferenza stampa – ha cercato una soluzione efficace in termini di superamento del dislivello esistente ma non invasivo nei confronti della struttura dal carattere storico artistico. Ora il museo ha raggiunto un grado di accessibilità della quasi totalità degli ambienti e delle sezioni aperte al pubblico. Ciò ha consentito anche di pensare ad una riorganizzazione dei percorsi espositivi del museo offrendo altre alternative di visita. Sono state disegnate mappe a disposizione del pubblico, attraverso il sito internet o su carta, dove sono indicati i percorsi di visita di tutte le sezioni museali. La mappa è strutturata in percorsi (verticali, orizzontali nel piano, entrata, uscita) e in sezioni visitabili che individuano i vari ambienti e i servizi disponibili. L’area dove insiste il palazzo è raggiungibile sia con mezzi pubblici che con mezzi privati. È consentita la sosta alle persone con disabilità nei parcheggi del centro storico (piazza del Grano a 130 metri di distanza dal Trinci, piazza Matteotti a 450 metri dal Trinci, anche piazza della Repubblica previa segnalazione ai vigili urbani). Da piazza della Repubblica si accede al palazzo attraverso la corte interna. La distribuzione verticale interna della struttura è affidata ai due ascensori che consentono di raggiungere i tre piani dell’edificio, mentre gli spostamenti orizzontali nel piano sono garantiti da servoscale a pedana e rampe ove presenti i minimi dislivelli. Le mappe sono integrate con una segnaletica fissa predisposta negli snodi del percorso museale.

NUOVI SPAZI E SALE

È stato ricordato che la cosiddetta “L Trinci”, la parte del palazzo che si affaccia lungo via Gramsci, su via del Quattrocento e sul cortile della biblioteca, è l’ultima ad essere stata completata nel 2002 all’interno del complesso lavoro di restauro che ha interessato il palazzo. Gli interventi di restauro in questa zona ritenuta all’inizio, l’ala “minore”, hanno riservato alcune sorprese, consentendo di far emergere una qualità architettonica degli spazi di notevole interesse con le sue murature in pietra, e la riscoperta di parti affrescate. L’originario apparato decorativo, solo in parte conservato, prevedeva la rappresentazione, entro tondi e un’edicola architettonica, di alcune figure di santi e beati particolarmente venerati a Foligno, tra cui San Domenico da Foligno (1031) abate benedettino, il beato Paoluccio Trinci (1391) fondatore dell’osservanza francescana, e Santa Messalina (249) vergine e martire cristiana umbra come indicato dalle iscrizioni anch’esse parzialmente conservate situate sotto le immagini dei santi. In tali iscrizioni si fa riferimento anche a personaggi della nobiltà folignate come Ercole Roncalli (1657-1726) e Francesco Nuti (1684-1745) che ci consentono di datare la decorazione entro il primo ventennio del XVIII secolo. In questo senso si colloca la denominazione dei nuovi spazi “Sala degli artisti” e “Sala Santa Messalina”. 

In questa maniera – commenta Alessandro La Porta di CoopCulture – si esalta sempre di più la bellezza di palazzo Trinci”. Ora i biglietti di accesso al museo, oltre alla tradizionale biglietteria di ingresso del sito culturale, saranno disponibili anche nella sede dello Iat a Porta Romana, “un’opportunità in più per i visitatori” spiega l’assessore al turismo, Michela Giuliani”. Sono state inoltre presentate le audioguide per la pinacoteca e i dissuasori per la protezione delle opere della stessa.

Rivendichiamo – sottolinea Stefano Zuccarini, che ha chiuso la conferenza stampa di presentazione degli interventi – il lavoro svolto, che consente di rendere la struttura museale accessibile ai disabili. È il risultato di un processo di ideazione e programmazione da parte degli assessorati alla cultura e al turismo con CoopCulture”.

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