È una vera e propria piaga quella delle truffe agli anziani. Uomini e donne che, colti impreparati, davanti alla notizia di un incidente occorso ad un loro familiare per il quale vengono chieste cospicue somme di denaro, cadono nella rete di persone senza scrupoli. Persone che fanno leva sugli affetti per impossessarsi dei risparmi di chi, magari, non ha in quel momento la lucidità o gli strumenti per capire di essere finito bersaglio di meri truffatori.
Episodi di questo tipo, purtroppo, sono ormai all’ordine del giorno. E nonostante gli appelli delle forze dell’ordine a prestare attenzione, il rischio di cedere rimane sempre alto. Così come accaduto nella giornata di giovedì 10 agosto ad un anziano di Castel Ritaldi, con l’episodio riportato dal sindaco Elisa Sabbatini per mettere in guardia la comunità. “Questa sera – racconta il primo cittadino in un post pubblicato sui social – sono stata contattata al telefono dal familiare di una vittima di una truffa avvenuta oggi a Castel Ritaldi”.
E da lì parte il racconto di quanto accaduto. Secondo quanto riferito dal primo cittadino, infatti, la vittima avrebbe ricevuto una telefonata in cui gli si diceva che il figlio aveva avuto un incidente e che era sprovvisto di assicurazione. Necessario, quindi, l’intervento di un avvocato e una somma di 7.300 euro per “risolvere il problema”. Liquidità che l’anziano spiega di non avere. Dall’altra parte della cornetta, però, qualcuno gli dice che era stato proprio il figlio a riferirgli che il padre nella mattinata aveva fatto un prelievo in banca. Cosa, spiega il sindaco Sabbatini, effettivamente avvenuta. Parte quindi una contrattazione sulla cifra da consegnare e, poco dopo, una persona ben vestita si presenta alla porta dell’anziano e prende i soldi pattuiti.
La truffa, dunque, è stata compiuta. E proprio per evitare che altri cittadini si possano ritrovare nella stessa situazione Elisa Sabbatini lancia un appello. “Consiglio di dire ai nostri nonni e genitori di non aprire ad estranei e non concordare nulla al telefono”, scrive per poi aggiungere: “Questa nostra comunicazione è perché ci preme la vostra sicurezza e tranquillità. Mi raccomando – conclude – cercate di avvisare ogni qualvolta come oggi ha fatto il familiare del cittadino colpito”.