In stand-by la gara per l’affidamento dei servizi sociosanitari disposta dall’Usl Umbria 2. Mentre il dibattito continua a tenere banco sul territorio regionale – risalgono solo a ieri (venerdì 11 agosto), infatti, le ultime note critiche inviate alla stampa, nell’ordine, dai sindacati (Fp Cgil, Fisascat Cisl e url Fpl) e dalle cooperative sociali (Legacoopsociali e Agli Umbria Imprese Sociali) – i vertici dell’Azienda sanitaria locale hanno disposto la sospensione del termine di presentazione delle offerte che era stato inizialmente fissato al 28 agosto prossimo. Secondo quanto viene spiegato nell’avviso pubblicato sul portale istituzionale dell’Usl Umbria 2, la sospensione è stata disposta a seguito della “richiesta di chiarimenti da parte di operatori economici interessati alla procedura di gara, che la stazione appaltante sta valutando”. Da qui, dunque, la decisione di bloccare la gara per l’affidamento del servizio fino a data da destinare. Sospesi – viene sottolineato nell’avviso – anche “tutti gli eventuali ed ulteriori termini indicati nella documentazione di gara e non ancora scaduti”. Nell’atto viene, però, specificato come saranno comunque ritenute valide le offerte già presentate, ferma restando la facoltà degli operatori economici di “ritirare eventuali offerte già presentate e inviare un nuova offerta entro il nuovo termine che verrà successivamente comunicato”.
La gara indetta dall’Usl Umbria 2, pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 30 giugno scorso, aveva sollevato fin da subito diverse perplessità. Ad esplicitarle erano stati, in primis, i sindacati. Tra le criticità evidenziate la durata di soli sei mesi della gara – prorogabile, secondo quanto replicato dalla stessa Usl, fino a 18 mesi – e una procedura a “massimo ribasso”, ma anche la disparità di lotti tra l’Umbria Sud (Terni, Narni e Orvieto) dove ne è previsto solo uno e l’Umbria Nord (Foligno, Spoleto e Valnerina) dove invece ne sono stati disposti due. Così come il diverso trattamento remunerativo e la mancanza di un piano di riassorbimento del personale. Tutti punti sui quali, come detto, sindacati e cooperative sociali sono tornate a battere nella giornata di venerdì 11 agosto, con Cgil, Cisl e Uil che hanno anche richiesto un incontro urgente all’Usl Umbria 2 e la modifica del capitolato su durata della gara e piano di riassorbimento.