L’associazione Natural Slow Life cresce ed entra a far parte del Centro sportivo educativo nazionale dell’Umbria. Recentemente, infatti, Monia Pelafiocche e Fabio Roscini sono stati inseriti all’interno dello staff organizzativo del Comitato regionale: Pelafiocche come referente umbra dei settori natural bathing, forest bathing, trekking, triathlon ed escursionismo ambientale; Roscini, invece, come referente regionale per gli eventi e le attività promozionali.
Dopo aver concluso l’esperienza del Festival del Sol, promosso dall’Unione comuni terre dell’olio e del sagrantino, con 24 cammini conoscitivi dentro e fuori le mura per adulti e bambini; e aver fatto conoscere il nuovo percorso ad anello del Monte Subasio nell’ambito dell’iniziativa “In cammino per Satriano”, per loro si profila all’orizzonte una nuova avventura. Strategica la collaborazione con associazioni, professionisti ed esperti del territorio, insieme ai quali sono riusciti a mettere appunto un’ampia offerta di qualità, facendo crescere e conoscere nuove metodologie del vivere slow in Umbria, con percorsi, itinerari e attività “non convenzionali”.
“L’obiettivo – commenta a questo proposito Monia Pelafiocche – è quello di promuovere uno stile di vita secondo i parametri naturali del lento scorrere del tempo: scoprire i nostri territori rallentando la velocità, poter osservare e conoscere in lentezza, la dimensione che i nostri luoghi sanno ‘regalare’”. Una “filosofia” che per Pelafiocche “permette ai visitatori, sia la scoperta di luoghi ‘fuori circuito’ che dei luoghi ‘classici’, visti però da una diversa prospettiva”.
“Le nostre attività – aggiunge Fabio Roscini – spaziano dall’hiking al trekking, dal natural bathing a percorsi emozionali, dal biking alle attività sportive, dalle attività meditative alle attività esperienziali, dai percorsi enogastronomici alla conoscenza delle tradizioni, fino ai trekking e biking urbani ed extraurbani”.
E proprio in quest’ottica si inserisce il progetto “Semi di cultura” che, sottolinea Roscini, è pensato per le nuove generazioni. “Si tratta – commenta – di iniziative, esperienze, piccoli e grandi eventi studiati con lo scopo preciso di dare dei ‘semi’ di curiosità, riguardanti la natura, l’arte, la scienza, le tradizioni, in modo da contribuire, nel nostro piccolo, alla formazione e allo sviluppo negli anni, di una coscienza consapevole dei luoghi nei ‘piccoli’, gli adulti di domani”. Soddisfatto della scelta di inserirli nello staff organizzativo del Csen dell’Umbria il presidente Fabbrizio Paffarini. “Averli incontrati – dice – è stato illuminante, poiché raramente, si trovano persone cosi appassionate, coinvolgenti, competenti e innovative”.