Passo del gambero per la raccolta differenziata di Foligno. A certificarlo sono i dati dell’Arpa che mostrano, per il 2022, un -0,8%. Lo scorso anno Foligno ha chiuso la raccolta differenziata al 59,2% ed è stato uno dei quattro comuni del sub-ambito 3 – ovvero il territorio coperto da Valle Umbra Servizi – in cui si è registrata una flessione rispetto ai dodici mesi precedenti. Gli altri sono Cascia (-1,6%), Nocera Umbra (-0,6%) e Sant’Anatolia di Narco (-0,3%).
SUB-AMBITO 3 – La crescita più importante nel piccolo comune di Cerreto di Spoleto (+13,9%) e a Sellano (+20,3%). Bene anche Castel Ritaldi, dove la raccolta differenziata è aumentata di 5,7 punti percentuali. Tra gli altri comuni, buona crescita anche per Gualdo Cattaneo (+5%) e Bevagna (3,8%). In assoluto, il migliore risultato è quello fatto registrare da Trevi con un 70,5% di rifiuti riciclati, seguito a ruota da Gualdo Cattaneo (70,2%), Giano dell’Umbria (65,7%) e Spello (62,8%). Spoleto, ovvero l’altra città del sub-ambito 3 con oltre 10mila abitanti, ha chiuso il 2022 con una percentuale del 61,9. Guardando all’intera regione, lo scorso anno la percentuale di raccolta differenziata in Umbria è stata pari al 68,3%, “valore superiore – spiegano da Arpa Umbria – alla soglia obiettivo del 65% posta dalla normativa nazionale. L’incremento rispetto all’anno precedente è di 1,4 punti percentuali”. Dei 4 ambiti regionali, quello del Folignate-Spoletino e Valnerina risulta essere il fanalino di coda, con una raccolta differenziata del 56,8%, decisamente inferiore rispetto a quella del sub-ambito 4 (Ternano), arrivata al 74,5%.
TRIMESTRI – Prendendo l’andamento per trimestri, dai primi tre mesi del 2019 a fine 2022, nel sub-ambito 3 non è avvenuta nessuna crescita significativa, con un modesto incremento nel 2022. Ed è la stessa Arpa ad aver reso note, negli scorsi giorni, anche le percentuali del primo trimestre del 2023. Percentuali ancora provvisorie, ma che fanno ben sperare per Foligno. Da gennaio a marzo la raccolta differenziata è arrivata al 62,3%. Un bel balzo in avanti se paragonato a tutto il 2022. C’è da dire comunque che anche nel 2022 il primo trimestre si era aperto bene, con un 61,3% di rifiuti differenziati raccolti. Numeri che comunque restano ben lontani dagli obiettivi regionali, che chiedono ai comuni di raggiungere il 75% di raccolta differenziata entro il 2035. Lo scorso anno sono stati 15 i comuni capaci di raggiungere questa percentuale con 12 anni di anticipo, altri 43 hanno raggiunto livelli tra il 75 e il 65 per cento.