L’intervento di pulizia del monumento “Ricordo del dolore umano” di Ivan Theimer in occasione del centenario dall’uccisione di don Giovanni Minzoni finisce sui banchi del consiglio comunale folignate. A presentare un’interrogazione a risposta orale è stata, nelle scorse ore, la consigliera del Pd, Rita Barbetti, che chiede delucidazioni su quanto accaduto alla vigilia delle celebrazioni, quando cioè la fontana è stata oggetto di manutenzione.
Una manutenzione che, come emerso nelle ore successive all’intervento, non ha portato al risultato sperato, anzi. Diverse le personalità, a cominciare dallo stesso artista che ha realizzato l’opera, a bollare come mal riuscita la pulizia, a seguito della quale la fascia centrale della fontana avrebbe perso la patina protettiva che ricopriva il bronzo. Ed è proprio questo il fulcro dell’interrogazione indirizzata – tra gli altri – agli assessori competenti e al dirigente dell’Area Lavori pubblici, che sulla vicenda era già intervenuto all’indomani delle polemiche scoppiate in città, difendendo l’intervento svolto.
Troppo poco per l’esponente “dem”, che vuole andare in fondo all’intera vicenda. Per Rita Barbetti, infatti, è necessario che si chiarisca, innanzitutto, perché prima di eseguire la ripulitura dell’opera non sia stato consultato l’autore stesso o gli organi competenti, ma anche da chi sia arrivato l’ordine di “lucidare” il monumento anziché rimuovere solo l’acqua stagnante. Da qui, l’ultimo grande quesito: e cioè, “come può un semplice flusso d’acqua togliere la patina naturale e caratteristica del bronzo”. Secondo quanto aveva dichiarato, infatti, il dirigente Francesco Maria Castellani, la pulizia era “avvenuta con la stessa procedura, da tanti anni, utilizzando l’acqua, attraverso un tubo, per togliere il calcare e il guano dei piccioni”. Qualcosa, dunque, è andato storto e ora la politica chiede chiarezza.