Due misure di sostegno in favore del settore vitivinicolo umbro. Sono quelle adottate venerdì mattina dalla Giunta regionale. Proposti dall’assessore all’Agricoltura, Roberto Morroni, i provvedimenti di carattere straordinario sono rivolti alle imprese del territorio e che si aggiungono agli interventi ordinari che vengono finanziati annualmente. Si tratta dell’applicazione del nuovo prezzario – già approvato a dicembre per gli interventi di ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna 2022/2023 – anche per quelle del 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022. “Abbiamo deciso di utilizzare il medesimo prezzario regionale di riferimento, indipendentemente dall’annualità di presentazione della domanda di aiuto – evidenzia l’assessore Morroni – al fine di non creare disparità di trattamento tra beneficiari che hanno realizzato i vigneti nel medesimo periodo, caratterizzato da un forte aumento dei costi energetici e dei materiali impiegati che grava su un settore già in difficoltà per l’andamento climatico e, in questi mesi, anche per i danni causati dalla peronospora della vite”.
Sul fronte degli investimenti nelle cantine, la Giunta regionale ha aderito alle opportunità offerte dal recente decreto del ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, che prevede la possibilità di aumentare la contribuzione per le misure del Piano Nazionale di Sostegno (PNS) del settore vitivinicolo per l’anno 2023. “Un provvedimento richiesto dagli assessori regionali all’Agricoltura riuniti nella Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni – rileva Morroni – grazie al quale alle domande di aiuto annuali e biennali presentate e ammesse a finanziamento per l’annualità 2022/2023 sarà applicato l’aumento della contribuzione dal 40 al 50 per cento”. L’incremento sarà erogato in automatico, contestualmente all’erogazione del saldo, senza alcun adempimento da parte dei beneficiari.
“Continuiamo a dare risposte concrete al settore vitivinicolo – conclude l’assessore Morroni – un settore strategico per lo sviluppo dell’agricoltura e dell’economia regionale, che si contraddistingue per l’eccellenza e la qualità delle sue produzioni e per il suo legame identitario con il territorio”.