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A Foligno un piano per decongestionare il pronto soccorso

Pubblicato il 16 Ottobre 2023 17:29

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“Quello che grava sul pronto soccorso di Foligno è un iper afflusso nel quale il 14% degli utenti finisce per essere ricoverato. Un problema notevole sotto il fronte organizzativo e per le liste di attesa. Prevenire accessi impropri e dimettere i casi difficili ha perciò una valenza strategica per il nostro ospedale”.

Con queste parole Mauro Zampolini, direttore dell’ospedale di Foligno, ha presentato il progetto Pnrr “Dimissioni protette” realizzato in sinergia con il Comune di Foligno e finalizzato a favorire un raccordo tra ospedale e servizi territoriali a tutela delle persone più fragili, con l’intento di prevenire ricoveri ripetuti e impropri assicurando la continuità del percorso di cura e assistenza.

Con Zampolini, tra gli altri, il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, e l’assessore alle politiche sociali del Comune di Foligno Agostino Cetorelli che ha spiegato: “Si tratta di un azione Pnrr per il rafforzamento dei servizi sociali domiciliari al fine di ridurre il tempo di ospedalizzazione; il target è costituito dagli ultra 65enni e dai casi in cui ci siano particolari condizioni sociali, come l’ assenza di una rete familiare”.

Nel dettaglio si tratta di fondi Pnrr intercettati dall’ente e destinati a un minimo di 125 utenti: 330mila euro per 13.600 ore in tre anni, da oggi a marzo 2026 che saranno destinate a un lavoro importante di cura della persona, recupero delle abilità quotidiane, igiene personale e della casa, accompagnamento alle visite o spesa alimentare, preparazione dei pasti a domicilio e aiuto nella vita di relazione. 

Sarà anche attivato un sistema di telesoccorso su cellulare per contattare un operatore in caso di emergenza. Il servizio di dimissioni protette sarà totalmente gratuito per l’utenza ed avrà valenza sociale, senza alcuna compartecipazione da parte del Servizio sanitario nazionale; durerà per il tempo della prognosi determinata dal verbale di dimissioni dei pazienti.

L’ospedale segnalerà le situazioni di fragilità sociale per cui si riterrà necessaria l’attivazione delle dimissioni protette attraverso un apposito modulo dopo le dimissioni del paziente; la presa in carico della persona con fragilità sarà integrata tra servizio sociale del Comune e della Usl. Riguardo alle persone senza fissa dimora si avrà cura di individuare un luogo dove la stessa potrà trascorrere la convalescenza.

Il tutto per consentire il decongestionamento del pronto soccorso liberando risorse economiche, professionali e strumentali che possano essere utilizzate per la risposta al bisogno assistenziale delle persone fragili. 

Un progetto, è stato detto, per il quale si rinforzerà l’interazione ospedale-territorio e al quale – sul fronte ospedaliero – se ne affianca un altro che prevede di inserire in pronto soccorso un ambulatorio di medici di medicina generale per i codici bianchi. “Avremo a breve un incontro con i medici di medicina generale sul potenziamento del flusso fra ospedale e territorio. “Di certo – ha spiegato Zampolini – la collaborazione con il Comune di Foligno assume una valenza strategica”.

“Filtrare il flusso in accesso del pronto soccorso è fondamentale – ha detto il sindaco Zuccarini – anche per alleviare il problema di sovraffollamento delle corsie. È fondamentale prestare assistenza a domicilio e in quest’ottica acquistano sempre più importanza le strutture territoriali che non sono un capriccio ma una necessità importante della Sanità”. Per l’erogazione delle prestazioni, il Comune di Foligno in qualità di capofila della zona sociale 8 si avvale di enti del terzo settore tramite procedure ad evidenza pubblica. L’ente, già individuato, garantirà attività e programmi di formazione specifica rivolti agli operatori nell’ambito dei servizi a domicilio.

Il direttore generale della Usl Umbria 2, Massimo De Fino, impossibilitato a presenziare alla conferenza di presentazione, ha diramato una nota ufficiale nella quale assicura che “questo programma oltre a garantire una risposta completa e coerente, consentirà di migliorare la performance dei nostri servizi riducendo in modo significativo le degenze in ospedale non legate a problemi sanitari, bensì sociali, che richiedono altri e più appropriati interventi”.

Ha salutato con grande favore il progetto anche il dottor Giuseppe Calabrò, primario della Medicina dUrgenza del San Giovanni Battista di Foligno. Calabrò ha parlato delle dimissioni protette come di una seconda novità importantissima che si affianca al Prins: un progetto – anche questo di entità comunale finanziato da fondi europei per 124mila euro – costituito da un pronto intervento sociale attivo h24 per 365 giorni all’anno attivabile in caso di emergenze sociali e in sinergia con le forze dell’ordine.

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