Oltre mille progetti Pnrr per un valore totale di 250 milioni di euro sarebbero letteralmente scomparsi dal database governativo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. E sarebbero a rischio anche quelli per oltre 11 milioni destinati al Comune di Foligno, se Bruxelles, come spiegato dalla Fondazione Openopolis che aveva diffuso questi dati lo scorso settembre, mettesse in discussione le cinque misure di inclusione sociale su cui si basano, appunto, anche i progetti del Comune di Foligno.
La notizia dell’avvenuta cancellazione dei progetti che in questi giorni riecheggia sui media nazionali, e che per l’Umbria è quantificata in un -2,91 milioni di euro, arriva da un aggiornamento di settembre. Le valutazioni di Openopolis risalenti allo scorso settembre potrebbero minacciare anche i progetti comunali, alcuni dei quali già in corso, su Foligno?
Lo esclude il vicesindaco Riccardo Meloni, che per la sua delega relativa ai Lavori Pubblici afferma di non avere sinora registrato alcun problema.
Anche l’assessore all’Urbanistica Marco Cesaro risponde spiegando di non avere notizie circa questo rischio e che “tutti i lavori sono stati affidati”. In particolare quelli pertinenti alla propria delega “sono tutti formalmente consegnati; le fasi sono preliminari e a breve inizieranno i lavori veri e propri”.
Per il futuro delle ulteriori risorse Pnrr a Foligno, che complessivamente ammontano a 85,9 milioni di euro con 165 progetti (alcuni dei quali in comune con territori limitrofi di cui 50 sulla digitalizzazione, 55 su Scuola, università e ricerca, 11 su Impresa e lavoro, 1 su Cultura e turismo, 16 su Inclusione sociale, 26 sulla Transizione ecologica e 6 sulla Salute) molto potrebbe dipendere dalla prossima mediazione con Bruxelles: la Commissione europea ha versato il 9 ottobre la terza rata del Pnrr per un ammontare di 18,5 miliardi di euro ma “Il lavoro sul Pnrr – ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto – continua senza sosta per ottenere la valutazione positiva sulla richiesta di pagamento della quarta rata e sulla revisione del Piano, incluso il nuovo capitolo REPowerEU”.