Natale è sinonimo di famiglia. E se la famiglia è allargata come quella di UmbraGroup, allora le festività diventano ancor più speciali. Anche quest’anno è tornato il tradizionale appuntamento dell’accensione delle luminarie per l’azienda di via Valter Baldaccini. Appuntamento nel pomeriggio di giovedì 7 dicembre alla presenza del vescovo di Foligno e Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino. Oltre alla presenza del presule, l’appuntamento si è arricchito di un’altra speciale novità. È il coro di UmbraGroup che, per l’occasione, ha intonato i classici canti natalizi, accompagnati da alcuni strumenti musicali.
Ma a rendere decisamente unica l’atmosfera è stato proprio quel “senso di famiglia” che si respira all’interno dell’azienda che opera nell’aerospazio. Una prerogativa per il suo padre fondatore Valter Baldaccini, che l’attuale governance sta portando avanti con amore e orgoglio. Valori e tradizioni da tramandare anche alle nuove generazioni di UmbraGroup. Tra coloro, cioè, che fanno parte della “famiglia allargata” da poco e che, in occasioni come quella dell’accensione delle luminarie, hanno potuto assaporare ciò che significa far parte dell’azienda.
Il fil rouge del pomeriggio è stata proprio la famiglia, come quella Santa raffigurata all’ingresso della sede aziendale. “Testimonia la presenza dei valori cristiani nella nostra azienda – ha detto salutando i presenti Beatrice Baldaccini, vicepresidente del Cda e presidente della Fondazione VB -. Il nostro impegno è quello di creare un lavoro rispettoso dei diritti umani e, come Fondazione Valter Baldaccini, promuovere progetti a sostegno delle persone più fragili”.
L’accensione delle luminarie, intervallata dalle voci del coro di UmbraGroup, ha visto anche la benedizione del vescovo Sorrentino, che ha ricordato la figura di Valter Baldaccini. “Il Natale – ha sottolineato monsignor Sorrentino – è una grande storia di famiglia. A tutti voi – ha proseguito – deve arrivare il senso di famiglia, che significa l’apertura del cuore. Dobbiamo imparare a vivere in maniera solidale anche tra persone di diversa fede, per non rovinare i colori del nostro mosaico umano. Il Natale – ha rimarcato il vescovo – è una storia di famiglia; innanzitutto la storia della famiglia di Dio con noi, perché Gesù è venuto per farci famiglia”.
Poi la consegna di 141 diplomi ai dipendenti che hanno raggiunto un numero significativo di anni all’interno dell’azienda, dai 10 ai 40. “Qualcuno li chiama diplomi di anzianità, io li chiamo diplomi di longevità – ha affermato Reno Ortolani, presidente del Cda -. Vorrei che tutti possiate arrivare a quello più ambito, la pensione, in ottima salute e con l’orgoglio di aver ricevuto tanti attestati. Lo stesso orgoglio che ancora dimostrano coloro che hanno lavorato qui e che ora sono in pensione. Voi – ha detto ai presenti l’ingegner Ortolani – un giorno sarete come loro, ma anche oggi dovete essere orgogliosi di far parte di questa meravigliosa squadra che non lascerà mai indietro chi ne ha più bisogno”.