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“Dopo di Noi”, un altro passo importante

Pubblicato il 22 Gennaio 2024 12:24

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Il progetto “Casa famiglia Dopo di noi” compie un altro importante passo verso la sua concretizzazione. A fine dicembre, infatti, il Comune di Foligno ha consegnato le chiavi dell’immobile di Cantagalli, a Bevagna, alla Diocesi, che gestirà la struttura attraverso un’Associazione temporanea di scopo, formata dalla Fondazione Arca del Mediterraneo Ets, guidata da Daniela Mannaioli, in qualità di ente capofila del progetto, e dall’associazione “Dopo di noi insieme a noi” della presidente Emanuela Baroni.

A dare materialmente le chiavi dell’immobile al vescovo di Foligno e Assisi-Gualdo Tadino-Nocera Umbra, monsignor Domenico Sorrentino, è stato lo stesso sindaco Stefano Zuccarini, che ha parlato non solo della “conclusione di un percorso” e del “raggiungimento di uno dei più significativi impegni elettorali”, ma anche dell’“avvio di un nuovo progetto di collaborazione in sinergia tra l’amministrazione comunale e la diocesi per non lasciare mai soli cittadini che hanno bisogno di attenzioni e sostegni concreti per garantire una vita migliore a loro ed ai loro cari”. Il progetto “Casa famiglia Dopo di noi”, infatti, ha come obiettivo quello di mettere a disposizione di persone con gravi disabilità una struttura all’interno della quale possano trovare delle famiglie che se ne prendano cura quando la loro famiglia naturale non ci sarà più o non sarà più in grado di far fronte ai loro bisogni, con l’obiettivo di garantire una qualità della vita che sia la migliore possibile. E proprio su questo aspetto è intervenuto l’assessore alle Politiche sociali, Agostino Cetorelli, sottolineando l’importanza di “creare una coabitazione che generasse un sapore di famiglia”.

“Questo progetto – ha dichiarato da parte sua monsignor Sorrentino – vede l’impegno di tutta la comunità, a cominciare da quella ecclesiale. L’idea che ci sarà qualcuno a prendersi cura di questi ragazzi – ha sottolineato – è davvero qualcosa di tanto bello. E il mio augurio è che questo progetto fiorisca: non è un’impresa facile, ma è una di quelle cose a cui tutti dobbiamo mettere mano. Ora che ci sono state consegnate le chiavi, il più è definito e manca solo qualche dettaglio. Ma è ora di iniziare – ha così concluso – e speriamo che questa iniziativa porti con sé messaggi di serenità e pace”.

Strutturato su due livelli, l’immobile di Cantagalli si compone di tre appartamenti di diversa metratura, all’interno dei quali troveranno alloggio altrettante famiglie che daranno volontariamente la loro disponibilità a prendersi cura e assistere persone con gravi disabilità con il sostegno sociosanitario del Comune di Foligno e dell’Usl Umbria 2. Ogni unità immobiliare potrà ospitare da uno a tre persone fragili, a seconda delle caratteristiche dell’alloggio. Due appartamenti si trovano al primo piano, il terzo, invece, a piano terra, dov’è presente anche uno spazio comune per permettere a tutti gli inquilini di vivere insieme momenti di incontro e condivisione. Tutti e tre gli appartamenti, inoltre, sono privi di barriere architettoniche e dotati di tutti i comfort. Tutto intorno un’area verde a disposizione degli utenti, con il progetto futuro di realizzare anche una fattoria sociale e degli impianti sportivi.

Un progetto, quello che sta vedendo la luce oggi, che affonda però le proprie radici nel passato. Risale, infatti, al 2016 l’accordo siglato tra i Comuni di Foligno e Bevagna, entrambi coinvolti nell’iniziativa dal momento che l’ex casale Boldrini, di proprietà dell’Ente di palazzo Orfini Podestà, si trova in una località del territorio bevanate.

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