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Topino, ecco i lavori che metteranno al sicuro 20mila folignati

Presentato il progetto che finalmente potrà diventare esecutivo grazie ai nuovi finanziamenti del ministero dell'Ambiente. Interventi anche all'ospedale “San Giovanni Battista”

Pubblicato il 8 Marzo 2024 15:38 - Modificato il 10 Marzo 2024 11:23

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Un progetto da 48 milioni di euro che, all’appello, ne vedeva mancare 16 per la sua realizzazione. È quello per la messa in sicurezza del Topino nel tratto che interessa la città di Foligno e che ora potrà diventare realtà, grazie ai circa 30 milioni di euro in più che arriveranno dal ministero dell’Ambiente. Un progetto del Consorzio della Bonificazione umbra pronto da circa venti anni, per il quale però mancavano le risorse necessarie. Le tempistiche dilatate hanno infatti portato a un importante aumento dei costi.

Con il nuovo finanziamento tutto cambia: entro fine anno si conta di affidare i lavori. Le opere riguarderanno l’adeguamento degli argini e il ripristino dell’officiosità idraulica, oltre alla realizzazione di una doppia cassa di laminazione in località Casa Fecioli, nel comune di Spello, per non aggravare il rischio esondazione a valle di Foligno. Un’operazione molto simile – sia riguardo agli interventi che ai costi – a quello che solamente poche settimane fa ha permesso di salvare Caldogno e Vicenza dall’esondazione del Timonchio. L’intervento è pensato per la piena cinquantennale del Topino, ma avrà importanti effetti mitigatori anche per quella duecentennale. A essere messe in salvo saranno quasi 20mila persone, 45 scuole, 16,4 chilometri di strade e 1,2 chilometri di ferrovia. Allo stato attuale, i danni previsti da una possibile esondazione del Topino ammonterebbero a 370 milioni di euro. A occuparsi della stesura del piano è stata la Bonificazione Umbra, in collaborazione con lo Studio Chiarini Associati. Gli interventi previsti permetteranno inoltre di “allargare le maglie del PAI”, eliminando la Fascia A e diminuendo in maniera importante la B. Per quanto riguarda gli interventi in alveo, saranno interessati alcuni tratti del fiume che vanno dal ponte della Ferrovia in via Lazio al ponte Nuovo. La cassa di laminazione sarà invece divisa in due moduli, di cui il primo di 66 ettari (per contenere 1,5 milioni di metri cubi di acqua), con un’altezza massima dal piano di campagna di 3-4 metri e, il secondo, di circa 40 ettari. Quasi tutti i terreni interessati sono di proprietà della Regione Umbria. Nel corso della presentazione del progetto, il sindaco di Foligno ha ricordato inoltre l’importanza di aver trovato anche “dieci milioni di euro per la messa in sicurezza duecentennale dell’ospedale cittadino – ha detto Stefano Zuccarini -. È un percorso avviato sin da inizio mandato in sinergia con la Regione, che permetterà di mettere in sicurezza la città e ‘liberare’ del territorio legato ai vincoli del Pai. Questo non significa che verranno aumentati i volumi, ma valorizzerà ciò che è già presente”. “La situazione del Topino ha sempre costituito fonte di preoccupazione per i rischi di alluvione – ha specificato la presidente della Regione, Donatella Tesei – e mi sono attivata con determinazione, sin dal mio insediamento, per mettere in sicurezza l’area del fiume ma anche quella dell’ospedale”. L’assessore regionale alla Protezione civile, Enrico Melasecche, ha chiesto di effettuare un cronoprogramma che possa ridurre al massimo i tempi di realizzazione. Per Paolo Montioni, presidente del Consorzio di Bonificazione Umbra, si tratta di “un giorno importante”. Massimo Gargano, direttore generale dell’Associazione nazionale bonifiche irrigazioni, ha messo in evidenza come “negli ultimi 40 anni, ci siano stati 210 miliardi di danni conseguenti al dissesto idrogeologico”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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