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Tempio crematorio, il consiglio comunale di Foligno dice “no”

Il via libera alla mozione è arrivato nel corso della seduta di martedì pomeriggio. “Non ammissibile” l'emendamento che prevedeva anche l'impegno di sindaco e giunta con un altro atto

Pubblicato il 27 Marzo 2024 16:00 - Modificato il 28 Marzo 2024 17:21

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Il consiglio comunale di Foligno dice “no” al tempio crematorio di Colfiorito. Con voto bipartisan, nella seduta di martedì pomeriggio la massima assise cittadina ha di fatto valutato negativamente la possibilità di veder realizzato in montagna un forno crematorio. Il voto in consiglio comunale è arrivato all’indomani della realizzazione, da parte dei capigruppo, di un ordine del giorno da presentare poi successivamente alla massima assise cittadina. E così è stato, con l’orientamento politico folignate che ora è ben chiaro. Sindaco e giunta sono impegnati a respingere la proposta di project financing per la costruzione di un tempio crematorio a Colfiorito, così come a impedire che in futuro ne vengano realizzati altri in quell’area montana. Dibattito acceso quando è stato presentato un emendamento, esposto dalla consigliera Rita Barbetti (Pd), che chiedeva anche una delibera di giunta a riguardo. Per la vicesegretaria generale Arianna Lattanzi, l’atto “non è ammissibile”. Come sottolineato dal sindaco, non si tratterebbe di una questione politica, quanto tecnica: approvando un atto di indirizzo, la giunta rischierebbe di creare una sorta di “turbativa” relativamente all’iter attualmente in corso negli uffici comunali.

E, all’indomani della mancata approvazione dell’emendamento, la stessa Rita Barbetti torna sulla vicenda: “L’emendamento lasciava immutato il testo della mozione, aggiungendo solo che lo stesso atto di indirizzo doveva essere approvato anche in giunta e quindi portato in consiglio comunale, precisando che tali atti dovevano avvenire entro l’arco temporale dell’attuale consigliatura – scrive in una nota Rita Barbetti -. Il vice segretario generale ha dichiarato, ad un certo punto, che l’emendamento sarebbe stato ammissibile soltanto se avesse chiesto un atto di indirizzo, come in realtà lo era, ma si è tuttavia deciso di procedere alla votazione della mozione, escludendo l’emendamento. Purtroppo viene da fare una riflessione amara: proprio questa amministrazione, che aveva promesso grande attenzione per le frazioni di montagna, ha preparato la sorpresa finale: un impianto crematorio in una natura incontaminata, unica, con prodotti Igp. Aggiungo inoltre che per 5 anni sono stati ignorati i progetti da finanziare con i 600mila euro stanziati dalla Quadrilatero e destinati proprio a Colfiorito. I fatti parlano chiaro – conclude Barbetti -, le parole volano”.

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