Grande partecipazione, nonostante la pioggia, per il Primo maggio regionale di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria che hanno scelto Foligno, e in particolare piazza Matteotti, per celebrare il lavoro. “Costruiamo un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”, questo lo slogan scelto a livello nazionale che ha fatto da sfondo anche alla manifestazione umbra, nella quale sono intervenuti i segretari di Cgil, Cisl e Uil Umbria, Maria Rita Paggio, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari.
Dai sindacati la sottolineatura che per l’Italia, e per una piccola regione come l’Umbria, che invecchia e si spopola a ritmi preoccupanti, dove i salari e le pensioni sono troppo basse, dove continua la strage dei morti sul lavoro, dove crescono le liste d’attesa e aumentano i cittadini che rinunciano a curarsi, c’è futuro solo dentro un’idea di Europa dei popoli e non della moneta, un’Europa democratica fondata sul lavoro, che sconfigga la precarietà, con un sistema fiscale equo, ripudi la guerra e contrasti la crisi climatica.
Dopo i saluti del presidente del consiglio comunale di Foligno, Lorenzo Schiarea, ad intervenire è stata la segretaria Cgil, Maria Rita Paggio, che ha puntato l’attenzione sull’importanza della pace per lo sviluppo economico e occupazionale. “Pace, lavoro e giustizia sociale sono le fondamenta su cui l’Europa si è ricostruita dopo la seconda guerra mondiale e sono anche i valori fondanti della nostra Carta Costituzionale” ha detto in apertura del suo intervento la segretaria Cgil Paggio, per poi aggiungere: “È inaccettabile l’idea di usare le guerre come mezzo di regolazione degli interessi, prima di tutto economici per questo la prima richiesta, che è anche dell’Onu, è l’immediato cessate il fuoco”.
Le ricadute delle guerre in essere, l’esigenza di un’Europa sociale e non solo economica e gli obiettivi dell’Agenda 2030 sono stati i temi affrontati dal segretario della Cisl, Angelo Manzotti, che nel suo intervento ha sottolineato che “la politica europea deve portare avanti azioni in correlazione agli obiettivi dell’Agenda 2030 che si basano sulla sostenibilità economica, sociale ed ambientale. Una sostenibilità che deve finalmente superare le disparità retributive e di opportunità che ancora permangono tra uomini e donne. Anche questo sarà possibile solo mettendo al centro dell’azione politica e sindacale la persona, costruendo così gli Stati Uniti d’Europa”.
A chiudere la mattinata il segretario Uil, Maurizio Molinari. “L’Europa – ha detto – deve accompagnarci nelle sfide future, con determinazione e compattezza. Diciamo no a qualsiasi politica di austerity che potrebbe colpire sanità e lavoratori: l’unica transizione che ci serve è la una transizione giusta, in grado di tutelare i lavoratori. L’Italia deve svolgere un ruolo da protagonista, non può più essere la bella d’addormentata, con i salari più bassi d’Europa. Massima attenzione al tema della sicurezza sul lavoro: mille morti l’anno sono una strage inaccettabile”.