Analisi sulle sostanze stupefacenti rinvenute e sequestrate sul territorio umbro, con l’invio ai laboratori specialistici della polizia scientifica e del locale comando provinciale dell’Arma dei carabinieri. È uno dei fronti su cui si andrà a lavorare dopo il rinvenimento nel Perugino di una dose di droga contenente tracce di Fentanyl. L’indicazione è arrivata nel corso dell’incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è tenuto martedì 7 maggio e al quale hanno partecipato i vertici provinciali delle forze di polizia e il procuratore della Repubblica, Raffaele Cantone.
“L’esigenza – spiegano dalla Prefettura di Perugia – è quella di una sempre più incisiva ed efficace azione di prevenzione e contrasto in materia di stupefacenti”. L’incontro si è tenuto a seguito dell’attivazione del Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici, ovvero all’allerta a livello 3 diramata dal Ministero della salute in vista dell’innalzamento della soglia di attenzione in tutti i settori potenzialmente esposti, anche mediante l’imprescindibile sensibilizzazione dei cittadini, e in special modo della popolazione giovanile, sulla pericolosità della sostanza.
Nel corso del vertice perugino, dunque, sono state vagliate le soluzioni ritenute più idonee per il necessario rafforzamento, in chiave interforze, dell’attività di controllo del territorio, da realizzare attraverso un puntuale e tempestivo raccordo info-operativo volto a garantire un sempre più penetrante monitoraggio di siti ed aree di specifico interesse investigativo. Oltre all’analisi della droga rinvenuta e sequestrata, sottolineata anche l’importanza di un immediato riferimento alle autorità competenti di ogni elemento di possibile rilievo per lo sviluppo di mirate attività d’indagine, a salvaguardia della salute propria e della collettività. L’andamento delle misure disposte sarà oggetto di costante monitoraggio a cura del Comitato.