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Innocenzi nell’Olimpo dei grandi: “Un sogno che credevo impossibile”

Undici vittorie sotto il cielo di Foligno per il cavaliere folignate, tornato a trionfare dopo un anno lontano dal Campo de li Giochi. Grande festa per il Cassero, Serafini: “Abbiamo vissuto 12 mesi complicati e se siamo qui è merito di tutti i rionali”

Pubblicato il 16 Giugno 2024 10:32 - Modificato il 17 Giugno 2024 14:39

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Torna, giostra, vince ed entra a pieno diritto nell’Olimpo dei grandi, insieme a Paolo Margasini, Paolo Giusti e Marcello Formica. Un trionfo che per tanti era scontato, ma che è stato certificato solo quando, lancia in mano, ha completato il suo terzo e ultimo giro di campo. La determinazione di Luca Innocenzi di rifarsi dopo il complicato anno vissuto, che lo ha tenuto fuori dalla singolar tenzone folignate per i fatti di giugno 2023, è stata sicuramente una componente fondamentale nella conquista del suo undicesimo palio, il sedicesimo – lo ricordiamo – per il Rione Cassero guidato dal priore Fabio Serafini.

Una vittoria a cui ha contribuito anche Altrimenti, cavallo debuttante con cui il Pertinace ha deciso di affrontare le insidie del Campo de li Giochi e che ha dimostrato di saperci fare. “Il potenziale c’è – ha infatti commentato Innocenzi a fine Giostra -, il cavallo ha dimostrato di essere serio e concentrato”. A penalizzarlo la poca conoscenza dell’impianto di via Nazario Sauro, che Altrimenti ha potuto testare, guidato dal cavaliere folignate, solo nella prova straordinaria di venerdì mattina concessa dall’Ente Giostra, quando comunque il binomio di via Cortella era riuscito ad effettuare una tornata a 53.20. “Probabilmente il cavallo, al suo debutto, ha pagato proprio questo – ha infatti sottolineato Luca Innocenzi -: un terreno tanto diverso da quello con cui è abituato a lavorare”. Il Daspo comminato al cavaliere folignate, infatti, non solo gli ha impedito di giostrare nelle due Quintane del 2023, ma anche di partecipare alle varie sessioni di prova che si sono tenute nel corso dei mesi. “Ho dovuto fare tutto a livello informale a casa – ha aggiunto – e non è la stessa cosa”.

Nonostante tutto, però, Innocenzi ce l’ha fatta, e la gioia nella serata della vittoria era palpabile, soprattutto per aver eguagliato i grandi della Quintana. “È una bella soddisfazione – ha detto Innocenzi – sono cresciuto con Paolo Margasini, lui è tutti i giorni con me. È una persona che amo e che ringrazio per tutto quello che fa per me. Essere al suo fianco è un onore, ma non dimentichiamo Marcello Formica e Paolo Giusti, cavalieri che hanno fatto la storia e vedermi accanto a loro è il coronamento di un sogno che credevo impossibile”. Un trionfo quello della Sfida 2024 che il Pertinace ha dedicato, in primis, al padre, “perché c’è sempre, in qualsiasi momento so che ho al mio fianco non una spalla ma un palazzo, lo amo da morire” ma anche a tutta la famiglia e alla sua squadra.

Un ultimo anno difficile non solo per Innocenzi, ma anche per tutto il Cassero che, dopo le vittorie del 2020 e del 2021 sotto pandemia, è potuto tornare a far festa al Campo de li Giochi come ai vecchi tempi. “Abbiamo vissuto 12 mesi complicati e devo fare i complimenti a tutti i rionali – ha dichiarato il priore Serafini -, perché se stasera siamo qui è merito loro. A loro e al nostro Pertinace dedico questa vittoria”.

Di Quintana incredibile ha parlato il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli con “tanti giovani che già dalla Rivincita – ha detto – faranno la differenza”. E su Innocenzi: “È il solito campione, è tornato: sono contento per lui, per il rione, per la sua famiglia. Qualche dissapore al Campo c’è stato, era scontato, ma è un grande cavaliere, un bravo campione e non si deve perdere nei vicoli di qualcosa che non gli appartiene, perché deve dare ancora tanto alla Quintana. Siamo qui a festeggiarlo, a riconoscergli che è un grande campione, quindi sono felice con loro. A settembre lo rivedremo al Campo”.

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