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Al via all’edizione estiva del Dancity

Da venerdì 21 a domenica 23 artisti poliedrici e di fama mondiale si alterneranno tra musica elettronica e non solo, tra gli splendidi vigneti di due cantine montefalchesi

Pubblicato il 18 Giugno 2024 16:43 - Modificato il 18 Giugno 2024 18:20

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Con il solstizio d’estate torna il Dancity Summer Festival. Un’iniziativa internazionale di cultura e musica elettronica che, con uno spirito di rinascita venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 giugno si svolgerà in splendide località immerse nel verde delle colline umbre. Tre giorni di performance in prima assoluta e italiana, live & DJ set, installazioni sonore e multimediali per celebrare l’ascolto di nuove sonorità ballando dal pomeriggio alla notte negli scorci delle cantine Scacciadiavoli e Raína di Montefalco.
Il Dancity aprirà ufficialmente le danze con un evento esclusivo presso la Cantina Scacciadiavoli: venerdì 21 giugno si esibirà Nina Kraviz, DJ, produttrice e cantante acclamata a livello internazionale, che ha suonato nei luoghi più iconici del mondo, dalla Tour Eiffel fino alla Grande Muraglia Cinese. Ad aprire il suo show sarò la DJ e produttrice canadese AADJA che vanta uscite su Trip Recordings (l’etichetta discografica di Nina Kraviz), e un sound caratterizzato da una techno veloce, eterea e sfaccettata. Una giornata tutta al femminile, in occasione della quale interverranno altre due artiste: la canadese Marie Davidson, performer, DJ e cantante dalla voce idiosincratica nella cui performance si mescoleranno percussioni profonde, melodie synth e battute accattivanti, e Federica Sco. DJ residente del Rebel Rebel e punto di riferimento per la scena elettronica romana, che nei suoi set spazia tra i generi, in una continua ricerca di nuovi spazi sensoriali.
Il secondo giorno del Festival invece, si svolgerà presso la Cantina Raína e sarà dedicato alla sonorità più fresche ed interessanti del momento con esibizioni dalle 17:00 in poi presso due stage. Sul palco principale spiccherà il b2b tra Kelman Duran artista multidisciplinare dominico-americano e DJ Python, quest’ultimo caratterizzato da un approccio dub che si sposa in maniera eccellente con lo stile del primo. Altro duo ad animare la scena quello composto da Mina & Bryte, con un live esuberante in cui i testi multilingue di Brute si sovrapporranno in modo giocoso allo stile vivace e distintivo di Mina. In prima italiana poi il live degli NZE NZE presentato insieme al collettivo Klang di Roma, con al centro i guerrieri Fang (Africa Centrale) e una musica che attinge all’industrial al dub e al post-punk. Ad esibirsi nella giornata di sabato anche DJ Spit, talento berlinese dal mixaggio veloce e dai suoni ibridi orientati alla drum and bass, electro, techno tribale, warehouse, fino alla trance e all’amen break. Nel secondo stage si alterneranno poi interessanti live, espressione della scena elettronica contemporanea. Questi gli artisti a salire sul palco: la produttrice e Dj dall’approccio sperimentale JakoJako; produttrice e visual artist Wu Shanmin conosciuta anche come 33EMYBW; e anche due prime italiane, sempre in collaborazione con Klang, gli Zaffer 9 progetto cecoslovacco che combina elementi di witch house con altri generi, e l’artista Cruhda alias Paula Gómez de Caso con una musica che esplora l’incontro tra elettronica e radici folkloristiche; dalla scena underground del Regno Unito arriva poi l’italiano Soreab, al secolo Dario Picchi, con produzioni intertestuali che gravitano intorno a UK bass, grime, dubstep, drum & bass, tribal e IDM; e ancora Nziria, progetto sperimentale dell’artista Tullia Benedicta, che integra forme e temi della canzone neomelodica e attraverso un canto potente e androgino; unico DJ set poi quello di Atrice, duo formato da Lino Schilling e Pablo Chacon Pino che sperimenteranno con UK bass, club decostruito e techno, oltre a dembow e ambient. Sabato 22 sarà anche la prima di “Synthesizer Spundbath with Ianus Tuber”, progetto del giovane compositore locale Edoardo Locci incentrato sulla scena minimalista sperimentale.
L’ultimo giorno di Festival, previsto per il 23 giugno si svolgerà dalle 15:00 in poi sempre presso la Cantina Raína. In apertura il b2b tra Marco Folco, divulgatore di musiche rare e curatore di vari progetti in ambito artistico, e Fergus Clark, collezionista di dischi ed organizzatore di party con uno show mensile su NTS Radio. A seguire il resident Dancity di Orchestra moderna, con sonorità che vanno dal jazz all’afrobeat, dai ritmi tribali all’elettronica, passando per suoni tropicali fino alla deep house di tutto il mondo. Altro show imperdibile è l’hybrid live di Gaznevada, storica band di Bologna nata durante i Movimenti del ’77 che include elettronica, funk, ritmi nevrotici, sax ruvidi, influenze new wave e rimandi italo-disco. Sulla scia dell’italo-disco il set di Francisco, uno dei progetti solisti del DJ e produttore romano Francesco de Bellis che coinvolgerà il pubblico con un sound frizzante e poliedrico. Anche per la giornata di domenica una prima assoluta: il b2b tra John Talabot e Gerd Janson, il primo un DJ che senza sforzo giustappone efficacia, rischio e rivelazione. Il secondo uno dei DJ più rispettati nel mondo della house e della techno.
Torna poi Dancity M.A.S., la sezione dedicata alle media art, mediante la collaborazione con RUFA – Rome University of Fine Arts – che si concretizzerà presso la Cantina Raína mediante due iconici interventi degli studenti del primo e secondo anno del corso “Multimedia Arts & Design” (AA 2023/2024): si tratta di Chóros e Invictus. Nel primo caso un’installazione audiovisiva che intende riflettere sui rituali dionisiaci ponendo al centro il concetto di trapasso, che “investirà” i fruitori con sonorità acustiche dissocianti e disorientanti provenienti da vigneti che circondano il viale d’ingresso, con il calare della notte poi i suoni di faranno entità luminose. L’altro intervento, Invictus consisterà in un totem che proietta un messaggio di pace verso lo spazio, creando un’alternanza dinamica che simboleggia la danza cosmica tra sole e oscurità, invitando lo spettatore a vivere una continua trasformazione e purificazione, rimarcando quel senso di rinascita che rappresenta le-motiv dell’intero Festival. 

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