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Ballottaggio, seggi riaperti alle 7. C’è tempo fino alle 15 per votare

Urne aperte dalle 7 di domenica 23 giugno nei 55 seggi dislocati su tutto il territorio comunale. I cittadini potranno votare anche nella giornata di lunedì fino all 15, poi l’avvio dello spoglio elettorale che decreterà il futuro sindaco della terza città dell’Umbria

Pubblicato il 23 Giugno 2024 11:57 - Modificato il 24 Giugno 2024 19:35

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AGGIORNAMENTO ORE 8.20 (lunedì 24 giugno)

Si sono riaperti alle 7 di questa mattina, lunedì 24 giugno, i seggi nelle cinque città umbre chiamate al voto. Come comunicato dalla Prefettura, tutte le sezioni elettorali sono state riaperte regolarmente e non si registrano situazioni di particolare rilievo. Gli elettori avranno tempo fino alle 15 per esprimere le proprie preferenze. Nella giornata di oggi non verranno forniti nuovi aggiornamenti sull’affluenza: il dato definitivo verrà comunicato alle 15, termine ultimo per recarsi ai seggi.

AGGIORNAMENTO ORE 23.25

Si è chiusa la prima giornata di voto. In Umbria il ballottaggio ha chiamato al voto – e lo farà anche lunedì dalle 7 alle 15 – gli elettori di 5 Comuni. In attesa della riapertura dei seggi prevista per domani mattina, il ministero dell’Interno ha diffuso i dati relativi all’affluenza alle 23 di domenica 23 giugno.

A Foligno ha votato il 43,72% degli aventi diritto: due settimane fa, al primo turno, la terza rilevazione aveva fermato la percentuale al 52,76.

A Perugia si sono recati alle urne il 48,58% degli elettori (56,08% al primo turno). Affluenza in calo anche a Bastia Umbra, Gubbio e, nel Ternano, nel Comune di Orvieto.

AGGIORNAMENTO ORE 19.40

Alle 19 é arrivato il secondo rilevamento relativo all’affluenza per il ballottaggio in corso nei cinque Comuni umbri. A Foligno affluenza al 33,51%. Al primo turno, il secondo rilevamento aveva fatto registrare un’affluenza del 32,91%. Nominalmente l’affluenza é dunque in aumento dello 0,60%, anche se le due rilevazioni non possono essere paragonate, visto che per il primo turno furono effettuate sabato alle 23 (la prima) e domenica alle 12 (la seconda). Due settimane fa si votò infatti sabato e domenica, stavolta domenica e lunedì, fino alle 15.

AGGIORNAMENTO ORE 12.35

Alle 12.30 di domenica 23 giugno è arrivato il primo dato sull’affluenza alle urne. Nelle 55 sezioni di Foligno, la percentuale è stata del 14,19%. Al primo turno, la prima rilevazione aveva fatto segnare un’affluenza del 20,45%. Al momento, dunque, si registra un calo del 6,26% della presenza alle urne. Non cambia il dato anche negli altri Comuni umbri chiamati al voto per il ballottaggio. Affluenza in calo a Perugia (15,54% contro il 21,97% del primo turno), Bastia Umbra, Gubbio e Orvieto.

AGGIORNAMENTO ORE 12.30

A Foligno, nella mattinata di domenica 23 giugno i due sfidanti al ballottaggio Stefano Zuccarini (centrodestra) e Mauro Masciotti (centrosinistra) hanno già regolarmente espresso il proprio voto, comunicandolo con due relativi post su Facebook.

Il voto di Mauro Masciotti

Il voto di Stefano Zuccarini





Sono regolarmente iniziate le operazioni di voto in tutte le sezioni elettorali dei Comuni umbri andati al ballottaggio. A renderlo noto la Prefettura di Perugia che, a poche ore dall’apertura dei seggi, non segnala situazioni di particolare rilievo. Urne aperte dalle 7 alle 23 di domenica 23 giugno e dalle 7 alle 15 di lunedì 24 giugno. Poi, prenderà il via lo spoglio. Cinque le città del Cuore verde d’Italia tornate al voto per il secondo e ultimo turno di queste Amministrative, a seguito del quale verranno decretati i futuri sindaci: si tratta del capoluogo di Regione, Perugia, ma anche di Foligno, di fatto la terza città dell’Umbria, Orvieto, Gubbio e Bastia Umbra. 

A Foligno è sfida all’ultimo voto tra il sindaco uscente Stefano Zuccarini sostenuto dalla coalizione di centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Stefano Zuccarini Sindaco e Più in Alto) e Mauro Masciotti, candidato della coalizione progressista (Pd, Movimento 5 Stella, Foligno Domani, Foligno in Comune, Patto x Foligno e Foligno 2030). Il primo turno di voto si era chiuso con un distacco tra i due aspiranti primi cittadini dell’1,32%, pari cioè a sole 358 preferenze in favore di Zuccarini che aveva ottenuto il 45,85% contro il 44,53% di Mauro Masciotti.

Nelle ultime due settimane, però, il quadro politico cittadino è leggermente cambiato, in virtù delle scelte operate dagli altri due aspiranti sindaci e dalle liste che li hanno supportati, usciti dalla corsa per la fascia tricolore nelle consultazioni dell’8 e 9 giugno scorsi. Enrico Presilla, candidato di Alternativa Popolare pur scegliendo la via dell’indipendenza, senza apparentamenti e dichiarando di voler rimanere fuori da qualsivoglia maggioranza o compagine amministrativa, ha annunciato negli scorsi giorni il suo voto personale per Stefano Zuccarini. Scelta che ha destabilizzato gli equilibri all’interno della coalizione che lo aveva sostenuto: se da una parte, infatti, 23 candidati consiglieri hanno firmato un documento rinnovando la loro fiducia a Presilla; dall’altra si è registrata la fuoriuscita da Ap della coordinatrice comunale, Stefania Filipponi, e l’appello di Impegno Civile ad andare a votare “alla città che non si arrende al declino economico sociale culturale, al degrado urbano, alla misera arroganza del potere”, rilanciando l’importanza di “superare i vecchi schemi”, di “una politica di prospettiva, aperta, innovativa, trasversale” partendo da “una nuova alleanza fra la politica e i cittadini”.

Apparentamento con il centrosinistra, invece, per Moreno Finamonti e La Voce di Foligno, che hanno espresso sostegno a Mauro Masciotti, soprattutto dopo aver “trovato l’accordo sulla sanità, che – aveva detto lo stesso Finamonti – è un punto fondamentale di tutta la nostra campagna elettorale”.

Determinanti, dunque, i voti che Presilla e Finamonti riusciranno a spostare sulle coalizioni di centrodestra e centrosinistra, così come sarà fondamentale rompere il muro dell’astensionismo. A Foligno gli aventi diritto al voto tra i 55 seggi dislocati su tutto il territorio comunale sono 44.475, ma nel primo turno a recarsi alle urne era stato solo il 63,07% contro il 70,60% che si era registrato cinque anni prima, in occasione delle Amministrative del 2019. 

La sfida per la conquista del Palazzo Comunale è aperta.

Aggiornamenti nel corso della giornata

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