Un’altra bicicletta elettrica rubata restituita al legittimo proprietario, la terza nel giro di un mese. E l’episodio si è verificato ancora una volta a Foligno, dove a finire nei guai è stato, questa volta, un 30enne che è stato denunciato. Il giovane, di nazionalità marocchina, era in giro in sella alla bici quando è stato notato dagli agenti del Commissariato di Foligno, diretto dal vice questore aggiunto Adriano Felici. Insospettiti, i poliziotti hanno deciso di fermarlo e sottoporlo ad un controllo più approfondito, che ha dato esito positivo. Alla richiesta di chiarimenti degli agenti di via Garibaldi sul possesso della bici elettrica, infatti, il 30enne ha dato risposte evasive e poco attendibili, facendo così scattare gli accertamenti del caso.
Dagli approfondimenti condotti dai poliziotti è risultato come la bicicletta fosse stata rubata al legittimo proprietario, che ne aveva denunciato il furto il 30 giugno scorso. Ma i controlli effettuati dal Commissariato folignate hanno fatto emergere anche altro. Il giovane, infatti, era anche destinatario di un provvedimento di divieto di ritorno nel comune di Foligno, che gli era stato comminato a settembre dello scorso anno dal questore di Perugia. Alla luce del quadro delineato, il 30enne è stato quindi deferito all’autorità giudiziaria per i reati di ricettazione e inottemperanza del divieto di ritorno. Una volta recuperata la bici è stata quindi restituita al legittimo proprietario.
Ma, come detto, già nelle passate settimane si era verificato un episodio simile. Il fatto risale ai primi giorni di giugno. In quell’occasione ad essere denunciati erano stati due uomini di origini tunisine, anche loro sorpresi in giro per le vie di Foligno in sella a due biciclette elettriche rubate, ciascuna delle quali aveva un valore commerciale di circa 1.500 euro. Anche in quel caso determinante era stato l’intervento, durante i servizi di controllo del territorio, degli agenti del locale Commissariato che, attirati dall’atteggiamento sospetto dei due, li avevano fermati per poi scoprire – come detto – che le due biciclette a bordo delle quali si trovano erano state rubate nei mesi precedenti.