Più di 400 persone provenienti da tutto il mondo hanno invaso per quattro giorni le stradine del borgo medievale di Bevagna per sviluppare progetti innovativi, a scopo sociale, sul tema del benessere e della sostenibilità. Si è chiusa domenica 7 luglio l’ottava edizione dell’Umbria Social Hackathon, quest’anno declinato in Bevagna Digital Fest. Il grande evento annuale quest’anno è stato organizzato con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità – Centro Nazionale Malattie Rare, EGInA e del CRHACK LAB Foligno 4D.
Parallelamente alla sfida tra le squadre, il “Villaggio del Benessere”, allestito all’interno del chiostro di San Domenico, ha accolto tante persone e turisti curiosi che hanno partecipato a laboratori e workshop gratuiti, organizzati da professionisti del benessere.

In questi intensi quattro giorni, un appuntamento di grande rilievo si è svolto sabato 6 luglio nel palazzo comunale di Bevagna. Il sindaco Annarita Falsacappa ha infatti accolto nella Sala del Consiglio una delegazione di studenti ucrainiaccompagnati da un’insegnante e dalla preside della scuola che hanno presentato, durante il Festival, il progetto per lo sviluppo dell’applicazione “Well – B – Ing Shelter”, creata per aiutare le persone costrette nei bunker durante i bombardamenti, a ridurre il livello di stress con una serie di attività e suggerimenti di vario tipo. La classe, vista la grave situazione che si trova a vivere la loro nazione con la guerra e la conseguente chiusura dello spazio aereo, ha viaggiato via terra per tre giorni per raggiungere Bevagna e il Social Hackathon.
Le otto squadre e gli otto progetti in gara, sono stati valutati e scelti da una giuria di eminenti esperti in diversi settori: Amalia Egle Gentile, responsabile del Laboratorio Health Humanities dell’Istituto Superiore di Sanità – Centro Nazionale Malattie Rare, Veronica Mobilio, responsabile Ricerca presso Fondazione per la Scuola – Compagnia San Paolo; Serena Angioli dell’Agenzia Italiana per la Gioventù; Sabrina Grigolo, ambasciatrice Erasmus+ EDA e paziente esperto dell’Accademia EUPATI; Alessio Di Addezio consulente e teambuilder sui temi della Sostenibilità Ambientale e Sociale; Gilda Esposito, presidente e fondatrice dello spin-off dell’Università di Firenze MoCa Future Designers; Emma Pietrafesa di Stati Generali dell’Innovazione; Francesco Marchionni, consigliere di presidenza con delega alla salute e al benessere del Consiglio Nazionale dei Giovani.

A portare a casa il premio Best Digital Innovator for Sustainable Development di quest’anno è stato il Team 4 con il Progetto DAR DAR guidato da Max Vzw, finalizzato allo sviluppo di un’applicazione che fornisce assistenza sociale e benessere in modo più veloce, facile e umano. DAR significa “dare”, DAR DAR vuol dire “dare di più e in modo più facile e veloce”. La app e il portale collegato potenziano le attività mettendo in connessione mediatori digitali, operatori sociali e comunità locale, attraverso un modello di social care delivery dove il benessere delle persone è al centro e tutti possono contribuire.

Il Premio della Social Jury è andato al Team 5 con il progetto Descarboniza, uno strumento digitale progettato per identificare i sistemi e i materiali da costruzione sostenibili, riducendo l’impatto ambientale.
Il Premio SHU Kids, scelto dai bambini del Campus, è andato al Team 8 per il progetto Western Balkan Fake News Detector.
Il Premio della Social Hackademy ha incoronato come “Best Student” Stephen Roan.
Infine, il premio SHU YOUNG MAKERS è andato al Team 6.