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Vus, che succede? Anche Norcia dichiara guerra alla partecipata

La differenziata non decolla e anche alcuni primi cittadini stanno palesando il loro malcontento: dopo le critiche al bilancio, dalla Valnerina nuovo affondo

Pubblicato il 18 Luglio 2024 17:34 - Modificato il 19 Luglio 2024 14:50

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Non è certamente un buon periodo per Valle Umbra Servizi. Nelle ultime settimane la società partecipata da 22 Comuni del Folignate-Spoletino e Valnerina è vittima del “fuoco amico”. A ciò, si aggiungono dati non certo incoraggianti sotto il profilo della raccolta differenziata. L’ultimo affondo in ordine di tempo arriva dalla Valnerina e, più precisamente, da Norcia. Dal Comune che ha da poco cambiato guida – con l’elezione di Giuliano Boccanera a sindaco – è infatti partita una Pec rivolta a Vus. Nella missiva, l’amministrazione comunale ha evidenziato “il grave stato di criticità in cui versa attualmente la gestione dei servizi, raccolta rifiuti, spazzamento e lavaggio stradale, nel territorio comunale, che si trova ad affrontare un’emergenza legata alla scarsità delle prestazioni offerte da parte della società incaricata”. Stando sempre a quanto si apprende da Norcia, “Vus non sta rispettando i termini contrattuali che prevedono lo svolgimento quotidiano dello spazzamento e del lavaggio delle strade del Comune”. Ed è per questo che il Comune ha deciso di procedere autonomamente rispetto alla pulizia delle strade, affittando una spazzatrice e decurtando questi costi rispetto agli oneri che Norcia deve versare alla società, riservandosi di valutare eventuali altre azioni a fine di un riconoscimento dei danni subiti. Sempre da Norcia fanno sapere che il Comune si sta adoperando per garantire anche un servizio efficiente per quanto riguarda i rifiuti. Anche quest’ultimo sembra essere un tema decisamente “caldo” in casa Vus. A inizio giugno i dati (provvisori) diffusi da Arpa relativamente alla raccolta differenziata negli ultimi tre mesi del 2023 in Umbria piazzavano il Sub ambito 3 (proprio quello di Vus) all’ultimo posto regionale. Percentuali che inchiodavano, ad esempio, Spoleto al 62% di differenziata e Foligno al 60%, nonostante il cambio relativo ai calendari e alle modalità di raccolta. Una situazione stigmatizzata da Legambiente Foligno e Spoleto. L’ultima partita legata a Valle Umbra Servizi che si ricollega con il mal di pancia nursino è quella relativa al bilancio e alle posizioni dei sindaci su costi e servizi, definiti “peggiorati” da parte dei primi cittadini di Spoleto, Spello, Bevagna, Montefalco e Cascia. I cinque sindaci avevano bocciato il bilancio di Vus, passato comunque a maggioranza nella seduta di giovedì 20 giugno. Nelle motivazioni, i sindaci hanno parlato anche di “assenza di una politica di coesione territoriale e di una mancanza di prospettive, soprattutto per quanto riguarda la programmazione per la gestione dei rifiuti a livello regionale”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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