Un aumento notevole dell’utenza, letti e barelle insufficienti, interventi programmati annullati e personale sanitario sempre più in affanno. Sono le criticità denunciate dalla capogruppo del Pd in consiglio comunale, Rita Barbetti, sull’attuale situazione dell’ospedale di Foligno. Per l’esponente “dem” quella che sta vivendo il “San Giovanni Battista” è una vera e propria “emergenza”, in cui a sovrapporsi a quelli che apostrofa come problemi oramai “cronici”, ci sono “anche quelli dovuti al periodo dell’anno, caratterizzato dalle ferie del personale, e da problematiche legate al territorio”.
Ad incidere per Barbetti è anche “il depotenziamento degli ospedali di Cascia, Spoleto, Assisi”, che si traduce in un maggior flusso di pazienti nella struttura di via Arcamone. A rendere la situazione ancora più critica ci sarebbe il dirottamento, così come sottolineato dalla consigliera del Partito democratico, delle consulenze ortopediche dell’ospedale di Assisi da quello di Branca a quello di Foligno. “Il 13 agosto si sono contati 176 accessi al nostro pronto soccorso” rincara, mentre il “14 agosto, si sono occupati per i ricoveri la chirurgia e il Day Surgery, annullando conseguentemente gli interventi già programmati”.
E il periodo estivo non aiuta. “Gli operatori sanitari, già in affanno per la loro esiguità – sottolinea – lo sono ancor più ora, perché questo caldo torrido acuisce disturbi e malattie anche croniche, soprattutto nei soggetti fragili”. Un notevole aumento di pazienti che, così come dichiarato da Rita Barbetti, nei giorni scorsi avrebbe reso “insufficienti perfino le barelle a disposizione del pronto soccorso” con le ambulanze “costrette addirittura a sostare in attesa di poter disporre di barelle”. Molte delle quali, aggiunge, “risultano deteriorate e non è previsto di poter appaltare la loro riparazione”.
Non sembra andar meglio sul fronte ricoveri. In questo caso l’esponente “dem” parla di ospedalizzazioni “in barella nei corridoi”. Insomma, una situazione definita “grave” rispetto alla quale a nulla sarebbero valsi i tanti appelli fatti. Come quello, ricordato dalla stessa Barbetti, in occasione dell’ultimo consiglio comunale, durante il quale “si è invocato – ha ribadito – un potenziamento della medicina territoriale, che sgravi il pronto soccorso e sia più a misura d’uomo”.
Parole che per la consigliera in quota Pd sono state vane. “Sono passata al pronto soccorso e ho visto persone in attesa sulle poltrone o sulle barelle che aspettavano uno sguardo dai medici o dagli infermieri” dichiara, sottolineando di aver toccato con mano quanto sta avvenendo all’ospedale, per poi rivolgere un pensiero agli stessi sanitari “affannati non solo dal caldo ma dall’eccessivo carico e dalla preoccupazione” che “tentavano di fare del loro meglio”. “In tutta questa situazione drammatica – conclude quindi Rita Barbetti – è singolare il silenzio totale dell’amministrazione comunale”.