Un hangar provvisorio per Nibbio. È quello installato all’aeroporto di Foligno in attesa che venga realizzato quello definitiva per la rimessa dell’elicottero impiegato nelle operazioni di elisoccorso. Ad occuparsi dell’installazione, avvenuta in soli 12 giorni, è stato un team di personale tecnico proveniente dal terzo Stormo di Villafranca, reparto del Comando logistico dell’Aeronautica militare specializzato nella logistica di proiezione. Così facendo si potrà garantire all’elicottero protezione dalle intemperie e dall’irraggiamento solare.
Sulla base di uno specifico accordo tecnico siglato tra l’Azienda ospedaliera di Perugia e l’Aeronautica militare, la fruizione a titolo oneroso dell’hangar sarà garantita fino al 31 dicembre prossimo, il tempo necessario cioè per la costruzione di quello definitivo. La consegna delle chiavi dell’hangar campale da parte dell’Aeronautica militare alla società Avincis Aviation, che si è aggiudicata il servizio di elisoccorso regionale, è avvenuta nel pomeriggio di venerdì 23 agosto.
“La soluzione temporanea dell’aviorimessa provvisoria – ha spiegato Giuseppe De Filippis, direttore generale dell’Azienda ospedaliera perugina – si è resa necessaria per mettere quanto prima in protezione l’aeromobile in attesa dell’autorizzazione definitiva di Enac del progetto relativo alla costruzione dell’hangar e della piazzola di sosta presentato dalla società Avincis Aviation”. Secondo quanto sottolineato da De Filippis, per velocizzare i tempi è stato chiesto supporto all’Aeronautica Militare, dandogli l’affidamento della realizzazione di un’aviorimessa provvisoria.
“La struttura allestita – ha dichiarato il capo team del terzo Stormo dell’Aeronautica Militare – è uno degli assetti tipici di logistica expeditionary, utilizzata principalmente per il ricovero dei velivoli impegnati nelle diverse operazioni aeree svolte in Italia e all’estero, quali ad esempio quelle per la difesa dello spazio aereo nazionale e Nato, così come nelle molteplici attività di supporto diretto alla collettività (trasporti sanitari d’urgenza, missioni di ricerca e soccorso, assistenza alle popolazioni colpite da pubbliche calamità)”.
A disposizione, dunque, una struttura di circa mille metri quadri, realizzata con materiali all’avanguardia, “che – ha concluso – la rende resistente alle intemperie e che garantisce l’isolamento termico in qualsiasi condizione climatica”.