Nel Cuore Verde d’Italia aumentano gli incidenti sul lavoro. La conferma arriva dai dati Inail 2024, secondo i quali il fenomeno degli infortuni, anche mortali, nei luoghi di lavoro in Umbria è ancora vasto, per questo Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria si sono riuniti a Foligno in un’assemblea insieme agli Rls e Rlst (lavoratori e lavoratrici che svolgono il ruolo di rappresentanti a tutela della sicurezza dei loro colleghi e delle loro colleghe). “Il fenomeno degli infortuni è ampio – fa sapere l’unione dei sindacati – e sta toccando alti livelli di allarme sociale. Anche se in Umbria ci sono stati meno decessi nei primi sette mesi del 2024 (undici contro i diciassette del 2023) non possiamo abbassare la guardia, visto che il numero di denunce di infortunio e di malattie professionali è aumentato ancora”. I sindacati del territorio si sono riuniti per richiamare l’attenzione sul tema a dieci mesi dalla presentazione della piattaforma unitaria su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro “sulla quale sia la giunta regionale che le associazioni datoriali non ci hanno degnato di risposta – hanno sottolineato i rappresentanti dei sindacati –. Facciamo quest’incontro alla vigilia della campagna elettorale per la Regione, con l’obiettivo di inserire la piattaforma nella discussione programmatica delle forze politiche”.
Tornando ai dati sugli incidenti sul lavoro, nei primi 7 mesi del 2024, specificano Cgil, Cisl e Uil, il settore più colpito è quello dell’industria e dei servizi con 4.623 denunce di infortunio nei primi sette mesi del 2024. Entrando più nel dettaglio 1.252 nell’industria, 652 nell’artigianato, 1.112 nel terziario, per quanto riguarda invece l’agricoltura siamo passati da 435 a 454. Gli infortuni a Perugia crescono da 694 dello scorso anno a 813 di quest’anno e a Terni aumentano da 120 a 130, mentre le classi di età più soggette ad infortuni sono quelle che vanno da 45 a 59 anni. “L’impegno messo in campo negli ultimi anni – rimarcano poi i sindacati –, attraverso le modifiche normative e l’aumento delle risorse umane ed economiche negli organi di controllo, è certamente un segnale importante che sta già facendo registrare una crescita rilevante nel numero delle indagini e verifiche svolte nei luoghi di lavoro, ma questo non è assolutamente sufficiente per affrontare i problemi, in particolare in settori a rischio come in agricoltura ed edilizia, dove anche l’irregolarità è più diffusa”.
Cgil, Cils e Uil chiedono alla Regione che si faccia promotrice di una continua collaborazione tra Inail, Inps, Ispettorato nazionale del Lavoro, carabinieri e Usl, per garantire ai lavoratori più salute e sicurezza e un impiego con la giusta retribuzione e assunzioni effettive per tutti i lavoratori. I sindacati chiedono inoltre, come specificato nel comunicato stampa, la formazione di tutti i lavoratori e dei datori di lavoro, ma anche che nelle aziende vi siano investimenti sull’utilizzo di nuovi materiali e tecnologie, come materie prime che in lavorazione non compromettano la salute. Risulta poi essere determinante per Cgil, Cisl e Uil dare vita ad un progetto di diffusione della cultura della sicurezza, unita alla affermazione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici nelle scuole medie e superiori. “Vogliamo ripartire da questa giornata per migliorare le condizioni di vita e di salute, la sicurezza e l’ambiente di lavoro in Umbria. Dobbiamo farlo tutti insieme – hanno concluso i sindacati – pretendendo risposte dalle istituzioni e dalle imprese che non possono più rimanere in silenzio”.
Sale il numero degli infortuni sul lavoro in Umbria: l’appello dei sindacati
Cgil, Cisl e Uil si sono riunite in assemblea insieme agli Rls e Rlst per richiamare l’attenzione delle istituzioni sul tema. Nei primi sette mesi del 2024 sono arrivate 4.624 denunce di infortunio solo dal settore dell’industria e dei servizi
Pubblicato il 10 Settembre 2024 16:02 - Modificato il 10 Settembre 2024 16:43
L'incontro dei sindacati a Foligno
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