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Foligno pronta a chiedere l’inchiesta pubblica anche per l’impianto “Fondi Collecroce”

Il progetto eolico che toccherebbe anche il territorio di Nocera Umbra sarà al centro del prossimo consiglio comunale in agenda per giovedì 26 settembre. Ad occuparsi della questione anche la seconda commissione presieduta da Nicola Badiali

Pubblicato il 19 Settembre 2024 18:45 - Modificato il 20 Settembre 2024 17:08

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Dopo l’annuncio degli scorsi giorni del ministero dell’Ambiente e sicurezza energetica dell’avvio del procedimento di Valutazione impatto ambientale per l’impianto eolico denominato “Fondi Collecroce”, la pratica si prepara ad approdare sui tavoli del consiglio comunale di Foligno. La questione, infatti, verrà affrontata nella prossima seduta della massima assise cittadina in programma per giovedì 26 settembre, alle 15.

Al vaglio di maggioranza ed opposizione ci sarà, ancora una volta, la richiesta di indizione dell’inchiesta pubblica, così come avvenuto alla fine dello scorso mese di luglio per il progetto “Monte Burano”. In quell’occasione, lo ricordiamo, dal consiglio comunale folignate era arrivato il voto unanime e compatto per la presentazione dell’istanza di inchiesta pubblica al Mase. Ed ora i consiglieri folignati si preparano ad affrontare una vicenda simile.

Proposto da Energia Ecosostenibile srl, l’impianto “Fondi Collecroce” riguarda l’installazione di dieci aerogeneratori nei territori comunali di Foligno e Nocera Umbra. Dai dettagli emersi dal progetto, ciascuna turbina avrebbe un’altezza di 200 metri ed una potenza di 6 megawatt, per un totale di 60 megawatt. Secondo quanto reso noto, inoltre, sei aerogeneratori andrebbero ad occupare parti di territorio folignate tra le frazioni di Fondi e Afrile, sovrapponendosi in parte a quelli previsti dai progetti “Monte Burano” e “Monte Busseto”, mentre per i restanti quattro la localizzazione sarebbe nella frazione nocerina di Collecroce, in un’area molto importante anche da un punto di vista storico perché teatro, il 17 aprile del 1944, dell’eccidio nazifascista che portò alla morte di 23 persone.

L’impianto “Fondi Collecroce” riguarderebbe anche le vicine Marche, ed in particolare il comune di Serravalle di Chienti, con riferimento in questo caso al “punto di connessione in alta tensione (nuova sottostazione Terna ed impianto di storage)”.

In attesa che la questione venga trattata all’interno del consiglio comunale di Foligno, però, a discuterne è stata anche la seconda commissione consiliare presieduta dal coordinatore Nicola Badiali (Stefano Zuccarini Sindaco), nella seduta di giovedì 19 settembre. Con un ordine del giorno integrativo, infatti, tra i lavori della commissione è stato inserito anche l’impianto eolico “Fondi Collecroce”.

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