È un muratore di 56 anni – S.P. le sue iniziali – la vittima dell’omicidio avvenuto all’alba di giovedì 7 novembre in via La Louviere, nella zona della Paciana, a Foligno. L’uomo, di origini napoletane ma da anni residente in città, lavorava per un’impresa edile folignate. Ed era pronto a prendere servizio anche giovedì mattina, prima che qualcuno lo accoltellasse provocandone la morte. Si tratterebbe di una sola persona, al momento ricercata dalla polizia, insieme all’arma del delitto con cui la vittima sarebbe stata colpita tredici volte.

La zona in cui è stato ritrovato il 56enne, secondo quanto emerge, era utilizzata come punto di ritrovo dai dipendenti della ditta, da cui poi partire per raggiungere il cantiere di turno. I colleghi, arrivati dopo il fatto, sarebbero stati portati negli uffici del commissariato di Foligno per essere ascoltati. A trovare il 56enne agonizzante, invece, sarebbero state due dipendenti di un’azienda di pulizie, in servizio in alcuni uffici della zona. Sarebbero state loro ad accorgersi della vittima e ad allertare il 118 per i soccorsi. Ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare: il 56enne è morto poco dopo in ospedale.

A pochi passi dall’uomo, rinvenuta anche un’auto con il motore ancora acceso e uno sportello aperto. Secondo quanto trapela la vettura non apparterrebbe alla vittima, ma sarebbe riconducibile alla ditta per la quale lavorava. Per tutta la mattinata l’area è rimasta transennata, con gli agenti della scientifica impegnati nei rilievi di rito.

Si starebbe cercando anche di capire se i sistemi di videosorveglianza presenti in zona possano aver ripreso qualche elemento utile alle indagini. A coordinare l’operazione la Procura di Spoleto presente sul posto con il procuratore aggiunto Sergio Ferrigno. Ad intervenire anche gli agenti del locale commissariato diretto dal vicequestore aggiunto Adriano Felici, e i colleghi della Squadra mobile di Perugia con la dirigente Maria Assunta Ghizzoni.
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