Tutti contro l’agrivoltaico. La cittadinanza bevanate tutta, a partire dalla sindaca Annarita Falsacappa, si è mobilitata e si sta mobilitando con forza per evitare la realizzazione di un impianto fotovoltaico di oltre 30 ettari su territorio agricolo bevanate.
“In un territorio in cui si conoscono e si apprezzano il valore della storia, dell’arte, l’importanza della tradizione – si legge nell’osservazione presentata dal Comune di Bevagna al Ministero -, in cui si lavora per la rigenerazione dell’esistente, per mantenere viva una collettività orgogliosamente radicata nel proprio ambiente, in cui si sono spese energie per dare valore alle ricchezze, che senso ha un’estensione di 30 ettari di agrivoltaico, che deturpa l’ambiente, rovina il paesaggio, mangiandosi di fatto terreno agricolo anche di particolare interesse”.
Il progetto, di potenza pari a 27.061,32 kWp e di 21.000,00 kW in immissione, presenterebbe – secondo il parere inoltrato dal Comune – numerose criticità. Tra i vari inghippi, risulterebbe che il margine est dell’area interessata dal fotovoltaico ricadrebbe in un’area di interesse archeologico. Lo stesso verrebbe inoltre realizzato in un tratto ad alta esposizione panoramica: i lotti di interesse sono ubicati in località Cantalupo, lungo via Montarone. In aggiunta a ciò, la natura dell’area è stata classificata, da nuovo PRG di Bevagna, come di particolare interesse agricolo, quindi, non adatta alla realizzazione di un agrivoltaico: l’impianto andrebbe infatti a posizionarsi nelle immediate vicinanze di diverse aziende agricole, molte delle quali producono eccellenze Igp e Doc.
Per l’amministrazione il progetto significherebbe quindi snaturare il territorio e distruggere l’operato di anni e rendere vano tutto il lavoro finora svolto: “Questo non significa che – precisa il sindaco Falsacappa nell’atto – l’amministrazione comunale sia contraria all’energia pulita; stiamo infatti procedendo con la realizzazione della Comunità energetica e aderendo a bandi che ci consentano l’installazione del fotovoltaico sui tetti di immobili di proprietà comunale, consapevoli che questa sia la strada giusta per un futuro più sano che possa rispondere alle nuove esigenze. Tuttavia – si legge ancora – riteniamo che siano fondamentali delle norme chiare, le quali tengano conto, come nel nostro caso, di ambienti salvaguardati e tutelati per la loro bellezza”.
Ad essere contraria al progetto non solo l’amministrazione, ma anche la cittadinanza Bevagna, che con una serie di iniziative è pronta a far sentire la propria voce. A partire dal “Gruppo contro impianto agrivoltaico SSG Bevagna”, creato su Facebook per riunire i contrari e informare sugli aggiornamenti e le attività. È stato infatti diramato qui l’avviso per una raccolta firme contro la realizzazione del progetto, che si terrà domenica 10 novembre dalle 18 alle 20 all’Ostello Bello di Torre del Colle. Oltre a ciò, sono state pubblicate anche informazioni utili per inviare osservazioni e l’email alle autorità competenti per dimostrare il dissenso e far sentire la propria voce.
“L’amministrazione comunale – conclude la sindaca Annarita Falsacappa nel documento di osservazione – conferma la scelta già effettuata con il PRG, nella cui parte strutturale viene espressa l’inequivocabile difesa del territorio bevanate e chiede che il progetto venga respinto e di essere tutelata a fronte di progetti che ricalchino tale richiesta, perché non siamo intenzionati a svendere il nostro paesaggio né il lavoro di decenni di un’intera popolazione, piuttosto siamo intenzionati a rafforzare l’intento di salvaguardare il territorio in ogni sua porzione”.
A Bevagna un impianto agrivoltaico da oltre 30 ettari: scatta la rivolta di Comune e cittadini
Il borgo delle Gaite ha dato avvio a una forte mobilitazione per evitare la realizzazione del fotovoltaico nella zona di Cantalupo. Prevista una raccolta firme per domenica 10 novembre dalle 18 alle 20 all’Ostello Bello di Torre del Colle
Pubblicato il 9 Novembre 2024 15:21 - Modificato il 10 Novembre 2024 09:47
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