Una condanna di cinque anni. È la pena inflitta, attraverso il rito abbreviato, nei confronti di Francesco Matalone, ex comandante della stazione dei carabinieri di Foligno. Peculato, falso, truffa e corruzione i reati per cui è stato accusato Matalone e che riguarderebbero diversi fatti che risalgono al periodo tra il febbraio e l’ottobre del 2022. Rinviato a giudizio invece per falso il brigadiere Gianluca Insinga, difeso dallo studio Brunelli. La sentenza del giudice del tribunale di Spoleto, Luca Cercola, è stata pronunciata nella serata di martedì. Il gip ha accolto le richieste della Procura di Spoleto e, quindi, dei sostituti procuratori Vincenzo Ferrigno e Michela Petrini. Stando a quanto ricostruito dai procuratori, l’ex comandante si sarebbe impossessato di alcuni grammi di cocaina all’interno della caserma di Foligno, falsificando poi la distruzione della stessa droga nel Registro delle cose sottoposte a sequestro. Matalone, difeso dagli avvocati Giovanni Picuti e Carla Archilei, è stato inoltre condannato per aver acquisito dei tabulati telefonici della donna con cui l’ex carabiniere era legato sentimentalmente, falsificando alcuni provvedimenti della Procura di Spoleto. A ciò, si aggiunge l’ottenimento di denaro da parte di un uomo (anch’egli sotto inchiesta) in cambio di una promessa d’aiuto. Soldi che, stando a quanto ricostruito dalla Procura, Francesco Matalone avrebbe chiesto anche a un’altra persona. All’ex comandante della stazione di Foligno non sono state concesse le attenuanti generiche.
Ex comandante dell’Arma condannato a 5 anni
La pena inflitta con rito abbreviato riguarda Francesco Matalone, alla guida della stazione dei carabinieri fino al 2022: diversi i reati nei suoi confronti. Rinviato a giudizio il brigadiere Insinga
Pubblicato il 13 Novembre 2024 15:27 - Modificato il 14 Novembre 2024 12:47
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